Bolzano. Defibrillatore su ogni treno, lo chiedono i Sindacati a Trenitalia e agli Assessorati provinciali
“Chiediamo un defibrillatore a bordo treno per garantire i primi soccorsi, sia per il personale, che per i viaggiatori stessi”. La richiesta arriva da Filt-Cgil, Uilt, Orsa, Uglt e Fast dell’Alto Adige uniti per chiedere alla società Trenitalia e agli assessorati competenti delle due Province autonome di Trento e Bolzano di garantire un soccorso qualificato nei tempi più rapidi possibili.
Il trasporto degli infortunati, motivano i Sindacati, è ancora oggi, purtroppo, un problema aperto. Le particolari situazioni di complessità di alcuni punti della rete ferroviaria della nostra regione rendono difficili gli interventi urgenti, ma anche nelle situazioni meno disagiate resta la difficoltà, di un intervento da parte degli operatori sanitaria causa dei tempi stretti in cui è necessario intervenire.
Le organizzazioni sindacali hanno aperto già da tempo una vertenza complessiva sul tema della sicurezza. A partire dal tema delle aggressioni a bordo treno, nell’ultimo periodo si sono svolti due scioperi, in settembre e in dicembre proprio per rivendicare maggiore sicurezza, sia per i lavoratori che per i viaggiatori.
“La nostra intenzione è aprire un percorso condiviso e sensibilizzare le istituzioni locali e la società Trenitalia affinché garantiscano quanto da noi richiesto per il bene comune dell’intera collettività. Auspichiamo inoltre che tali strumenti vengano estesi a tutte le aziende che trasportano viaggiatori. Ci auguriamo che, diversamente da quanto avvenuto in tema di aggressioni a bordo treno, la Provincia di Bolzano, così come avvenuto con la Provincia di Trento, si dimostri in questo caso più sensibile e disponibile al confronto”, così le organizzazioni sindacali in una nota congiunta.