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Pensionati attivi e successione nelle PMI, parte il progetto PASSA

22 Febbraio 2018

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Pensionati attivi e successione nelle PMI, parte il progetto PASSA

Il Centro per il Family Business Management della Libera Università di Bolzano e CNA-SHV studieranno il fenomeno degli artigiani rimasti in azienda in età avanzata.  

De Massis: strumenti per i passaggi generazionali. Corrarati: i casi sono in aumento.  

Quanti sono gli artigiani che, pur avendo raggiunto la pensione, sono ancora in attività in azienda? E perché lo fanno? Per problemi economici come la difficoltà a mantenere lo standard di vita o per la difficoltà di cessione dell’attività che ha perso valore? Oppure per motivi legislativi come la destinazione urbanistica o problemi fiscali e normativi? O ancora per motivi di successione o forse per motivi di integrazione sociale-culturale?
A queste domande darà una risposta il progetto “PASSA-Pensionati Attivi e Strumenti di Successione delle imprese Artigiane”, frutto della collaborazione tra CNA-SHV e il Centro per il Family Business Management della Libera Università di Bolzano, che stamane ha vissuto il momento del kick-off nello Spazio Noise del NOI Techpark. Uno studio che si propone come best practice per tutto il territorio nazionale.
“Il progetto PASSA lanciato dal Centro per il Family Business Management della Libera Università di Bolzano e CNA-SHV – ha spiegato Alfredo De Massis, professore della Facoltà di Economia e direttore del Centro – si propone di effettuare la prima indagine in Italia sulle imprese artigiane altoatesine monitorando il fenomeno della successione di leadership in azienda e dei pensionati attivi, al fine di mettere a disposizione dati attendibili relativamente a dinamiche e problemi dei passaggi generazionali e individuare best practice per supportare le imprese artigiane nelle transizioni generazionali. Si tratta di un progetto di ricerca in cui crediamo molto. Da subito abbiamo accolto la collaborazione con CNA-SHV con entusiasmo perché riteniamo che tali sinergie tra imprese del territorio e università siano proficue per entrambi”.
L’Attività di CNA-SHV sul territorio ha permesso di rilevare un fenomeno in costante incremento: artigiani che, pur avendo raggiunto e oltrepassato l’età pensionistica, proseguono l’attività all’interno della loro azienda anche per molti anni. Una prima sommaria stima valuta il fenomeno intorno al 15% della popolazione artigiana.
“Il progetto Passa – ha chiarito Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV – vuole gettare le basi per affrontare un fenomeno che caratterizzerà nei prossimi anni il tessuto economico locale e nazionale. I dati della Camera di Commercio indicano già adesso 5.800 aziende altoatesine prossime alla successione. Uno studio scientifico è fondamentale per capire come e quando cedere la propria azienda ad altri, non solo del nucleo familiare ma anche al di fuori di esso. Lo studio si concentrerà sulle piccole imprese, dove spesso il titolare ha la speranza di trovare in famiglia qualcuno che porti avanti l’azienda, ma non ha la preparazione mentale e culturale per programmare la successione. Anzi, magari spinge i figli verso percorsi formativi che non sono compatibili con l’attività di famiglia. Non c’è solo la successione interna, le aziende che non hanno eredi devono essere messe a disposizione di chi vuole rilevare l’attività. Il coinvolgimento contemporaneo di Università, imprese e pensionati consente di analizzare il fenomeno a 360 gradi. È uno studio che metteremo a disposizione del territorio. La CNA dimostra interesse per trasformarlo in una best practice da esportare nel resto del Paese attraverso un campione nazionale di riferimento”.
Arrigo Simoni, presidente della CNA-SHV Pensionati, ha aggiunto che “la successione deve essere programmata per tempo, inserendo in azienda le figure necessario al passaggio” ed ha ricordato che “l’imprenditore anziano non pensa più a riqualificare ed aggiornare l’impresa, che così perde valore”.
Günther Schwienbacher, direttore della CNA-SHV, ha sottolineato il ruolo dell’associazione che “dovrà accompagnare le imprese nella successione non soltanto a livello fiscale e normativo, ma costruendo gli strumenti che consentano un agevole passaggio. La politica fa bene a concentrarsi sulle start-up dei giovani, ma non può trascurare le imprese con titolari anziani che sono ricche di competenze, valori e posti di lavoro e necessitano di sostegno per il passaggio generazionale o la cessione”.
Una ricchezza che l’Italia intera non può permettersi di disperdere. Quella delle imprese artigiane sottoposte a un’emorragia a ogni cambio di generazione: secondo la Commissione europea, solo il 33 per cento arriva alla seconda e appena il 15 per cento alla terza. Imprenditori non si diventa per costrizione né ci si improvvisa. L’attuale disciplina fiscale sulla cessione d’impresa mette a rischio nei prossimi dieci anni, secondo stime dell’Ufficio studi della Cna, oltre 600mila imprese. Una questione sottaciuta nel dibattito quotidiano sui media, ma vitale per il futuro del nostro sistema imprenditoriale. È evidente come oggi più della metà delle piccole imprese italiane abbia un titolare di oltre 60 anni. Lo studio che verrà realizzato a Bolzano contribuirà a trovare soluzioni fiscali, normative, sociali e manageriali che agevolino la successione e il corretto pensionamento degli artigiani anziani.

In foto da sinistra: Günther Schwienbacher, direttore di CNA-SHV, Arrigo Simoni, presidente di CNA-SHV Pensionati, Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV e Alfredo De Massis, direttore del Centro per il Family Business Management.