Cresce l’indice di produttività dell’Alto Adige, cala quello italiano
L’Italia continua a soffrire di bassa produttività. Se, infatti, il Pil nello Stivale è tornato in segno positivo (+1,5% le stime Istat per il 2017), la svolta in quanto a “capacità di crescere e di competere” ancora non c’è. È quanto emerge dal bollettino statistico del Centro Studi di Fondazione Ergo secondo cui nel periodo 1995-2016 la produttività italiana è cresciuta mediamente a un modesto tasso annuo dello 0,3%. L’indice della produttività del lavoro, espressa come valore aggiunto per ora lavorata con anno di riferimento il 2010 (100), mostra come la Penisola sia sostanzialmente rimasta ferma nell’arco di 13 anni, passando da 100,3 nel 2004 a 100,9 nel 2016. L’indagine evidenzia inoltre come considerando soltanto il 2016 la produttività ha subito un calo dell’1% rispetto al 2015.
Le stime per il 2017 non vanno molto meglio: nel terzo trimestre dell’anno è prevista una situazione stazionaria rispetto allo stesso periodo del 2016. Mentre più positive sono le previsioni per l’anno in corso con un aumento moderato dello 0,5% che proseguirà anche nel 2019 (+0,6%). L’Eurozona a 16 paesi crescerà invece dello 0,9% nel 2018 e dello 0,8% il prossimo anno, mentre i paesi Ocse vedranno un balzo dell’1,3% sia nel 2018 sia nel 2019. Dando uno sguardo ai settori, l’industria manifatturiera è l’unica, tra i comparti dell’industria in senso stretto, ad aver registrato un aumento dell’1,9% tra il 2014 e il 2015. In decrescita, invece, l’industria estrattiva (-14%) e quella relativa alla “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” (-4,1%). A mettere a segno i migliori risultati a livello regionale, evidenzia l’indagine, è il Nord Italia. Con la media Ue pari a 100, la Lombardia registra il maggior indice di valore aggiunto per ora lavorata (119,6), seguita dalle Province Autonome di Bolzano (114,9) e Trento (113,4).
Più in là nella classifica si collocano Lazio (111,2), Liguria (110,1), Emilia — Romagna (109,7), Valle d’Aosta (106,8), Veneto (106,1) e Piemonte (105,1). Con un indice di 77,1, invece, la Calabria è ultima tra le regioni italiane e 184esima fra le 262 analizzate in Europa. Infine, considerando il contesto internazionale, l’analisi dell’indice della produttività del lavoro del 2016 (base 2010=100) mostra ancora una bassa performance italiana. Con un valore pari a 100,8, lo Stivale si posiziona dopo Regno Unito (101,3), Usa (102,2), Francia (105,1), Giappone (105,2), Germania (106,4) e Spagna (106,4).