Bolzano. Scarsamente utilizzati i fondi europei del Fse e del Fers, non chiare le cause
Preoccupato Corrarati, presidente della CNA-SHV– l’Alto Adige rischia il taglio degli stanziamenti, privando l’intero territorio di importanti fonti di finanziamento per la competitività delle aziende”.
Secondo una recente analisi del quotidiano economico Sole 24 Ore, la Provincia autonoma di Bolzano è in coda alla graduatoria nazionale sia per l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo (Fse) sia perquello del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr).
Regioni e Ministeri dovranno spendere 3,6 miliardi di fondi strutturali europei, assegnati con la programmazione 2014-2020 attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse). Per chi non ci riuscirà scatterà il provvedimento del disimpegno automatico in base alla “regola N+3”: se entro tre anni dall’impegno di spesa indicato dalla Regione o dal Ministero che gestisce fondi strutturali non è stata presentata la domanda di pagamento alla Ue, Bruxelles “cancella” automaticamente la relativa quota di finanziamento.
L’ Unione della associazioni artigiane CNA-SHV esprime forte preoccupazione per lo scarso utilizzo delle risorse a disposizione. “Questo modesto impiego delle risorse comunitarie in Alto Adige – sostiene Claudio Corrarati, presidente regionale della CNA-SHV – potrebbe essere ancora una conseguenza dei problemi sorti nel settennato 2007-2013 del Fse, per il quale risultano ancora 178 progetti aperti e quindi senza che i promotori abbiano ricevuto i versamenti. In futuro i soldi per gli investimenti delle imprese arriveranno sempre di più dall’Europa e sempre di meno dai bilanci statali, regionali, provinciali e comunali. Nel caso del Fse parliamo di investimenti aziendali sulla formazione e la riqualificazione dei dipendenti, che significa maggior competitività aziendale. O le imprese non hanno più bisogno di questi soldi, si chiede Corrarati, oppure sono frenate dall’esperienza passata o ancora da una gestione che risulta ancora oggi troppo burocratica?” – si chiede Corrarati. Qualunque sia il motivo dello scarso utilizzo dei fondi- conclude il responsabile della CNA-SHV, “la Provincia non può limitarsi a diramare un comunicato stampa per ricordare le scadenze di presentazione delle domande, ma deve attivare una campagna informativa ampia che raggiunga le associazioni di categoria e le aziende. Il sistema di gestione dei fondi rimane molto burocratico, ma dobbiamo imparare in fretta i meccanismi, altrimenti l’Unione europea taglierà gli stanziamenti per l’Alto Adige, privando l’intero territorio di importanti fonti di finanziamento per la competitività delle aziende”.
In foto, Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV