Politica Salute

Bolzano. Sanità, sciopero l’8 febbraio, rottura tra sindacati e Provincia per taglio ai fondi

17 Gennaio 2018

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Bolzano. Sanità, sciopero l’8 febbraio, rottura tra sindacati e Provincia per taglio ai fondi

IL PROBLEMA DEGLI ORGANICI IN SANITA’, criticità annosa in un vicolo cieco.
Quando ieri Claudio Volanti, segretario provinciale dell’Anaao ha saputo della riduzione di 2 milioni di euro rispetto a quanto promesso dal presidente Arno Kompatscher, ha definito inaccettabile la nuova proposta e dichiarato l’adesione allo sciopero nazionale dell’8 febbraio. La protesta promossa a livello nazionale per protestare contro i tagli generalizzati alla sanità diventa così anche l’occasione per esternare un disagio tutto altoatesino. “Kompatscher aveva promesso che sarebbero stati messi a disposizione 11 milioni di Euro. Abbiamo appreso – dichiara Volanti che insieme ai colleghi diFassid e Bkf/Vfk per i medici e ai confederali per gli operatori tecnico-assistenziali e gli psicologi di è incontrato con la delegazione di Palazzo Widmann – da Hanspeter Staffler, direttore generale della Provincia – che i milioni sarebbero stati due in meno. Un proposta inaccettabile, soprattutto a fronte di spese aggiuntive pari a 100 milioni per l’implementazione del piano informatico e della consulenze, mentre sembra che non ci siano soldi sufficienti per pagare i 1200 medici e i 250 fra laureati non medici e direttori tecnico – assistenziali. Rischia così di aggravarsi la situazione degli organici in sanità”.
L’Anaao critica inoltre la reintroduzione dei contratti d’opera per la Provincia di Bolzano, grazie a una deroga introdotta nella legge di bilancio. La critica riguarda il fatto “che la Provincia si avvale di contratti d’opera con l’Agenzia di reclutamento pagando professionisti medici più del doppio dei contratti d’opera e del personale dipendente, in spregio alle norme sul lavoro pubblico, risparmiando su oneri previdenziali, ferie e garanzie ai lavoratori”. All’origine del problema sta la richiesta del patentino di bilinguismo, del quale pochi medici italiano sono i possesso, e quindi la necessità di ricorrere al personale fornito dall’Agenzia di reclutamento.

Foto, Ospedale San Maurizio, Bolzano