Bolzano. Focus sulle seconde generazioni, ricerca dell’Eurac con il coinvolgimento di studenti del Carducci

I giovani autoctoni e quelli delle seconde generazioni hanno prospettive di lavoro omogenee o aspettative di futuro divergenti? E poi, quale influenza hanno i genitori sulla crescita personale dei figli in termini di formazione e lavoro? Queste e altri interrogativi fanno parte di un progetto di alternanza scuola lavoro varato dai ricercatori dell’Eurac nel 2016 al quale stanno lavorando da quest’anno 18 studenti del liceo Carducci di Bolzano. L’ipotesi di partenza – spiega Martha Jimenez –Rosano, una delle ricercatrici che conducono lo studio, è che fra giovani “autoctoni e le “seconde generazioni”, quindi fra giovani con background culturali differenti, ci siano differenze di formazione e di prospettive lavorative. Se un altoatesino, infatti, spesso punta a svolgere un’esperienza all’estero, quello con background migratorio vede la realtà in cui vive come ultima destinazione. L’obiettivo è quello di capire se la provincia di Bolzano costituisca o meno un trampolino di lancio verso altre destinazioni. Questa settimana è partita una serie di incontri destinati alla progettazione di incontri nel corso dei quali i ragazzi debbano condurre interviste e raccogliere dati tramite questionari. È stato spiegato ai ragazzi come si organizza un’intervista e come si elabora un questionario che indaghi in termini quantitativi. Seguiranno poi altri incontri durante i quali gli studenti raccoglieranno i dati attraverso interviste e in settembre sarà svolta l’analisi conclusiva.