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Bolzano. Università regionale e europea, o BIT dal nome delle tre città dell’Euregio, ne è convinto Bergmeister

15 Dicembre 2017

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Bolzano. Università regionale e europea, o BIT dal nome delle tre città dell’Euregio, ne è convinto Bergmeister

Vivo interesse di Konrad Bergmeister per la proposta rilanciata da Trento di una sinergia regionale tra le due Università. “Una collaborazione che va ben gli accordi attualmente in vigore, è la pronta risposta del Presidente dell’Ateneo che accoglie l’invito proponendo però di rendere la collaborazione più “europea” rafforzando i rapporti con Innsbruck.
L’idea è stata lanciata mercoledì – 13 dicembre – in occasione della commemorazione a un anno di distanza dalla morte di Paolo Prodi, rettore dell’Università trentina dal 1972 al 1997, dal suo successore Paolo Collini che aveva dichiarato la sua intenzione di “farsi carico della proposta di lanciare una federazione tra Atenei”. Paolo Prodi aveva dovuto accantonare il progetto perché i tempi non erano politicamente maturi. Troppo avveniristica l’idea per gli anni Settanta, quando i rapporti tra Trentino e Alto Adige erano difficili. Ma nel 2017 le cose sono cambiate, e il rettore Paolo Collini si fa carico dell’eredità lascia da Prodi. In che modo? Superando lo schema esistente degli accordi bilaterali e sviluppando piuttosto il progetto della federazione tra atenei. Una formula, prevista, dalla riforma Gelmini. Da Bolzano Bergmeister risponde di “credere moltissimo al progetto di un ateneo regionale. “Del resto – afferma- negli ultimi cinque anni passi importanti in tale direzione sono stati fatti con la firma, nel 2012, del primo accordo in Europa tra i Ministeri dell’istruzione italiano e austriaco per dar vita all’Università dell’Euregio, battezzata BIT, ossia Bolzano, Innsbruck e Trento. Al 2013 risale poi l’accordo operativo che prevede la mobilità di studenti e professori e la collaborazione per lo sviluppo di corsi di laurea.”
Nella prospettiva di Bergmeister “la BIT potrebbe diventare un’unica piattaforma universitaria a condizione di modificare le barriere amministrative e il differente metodo di conteggio dei credito formativi.” Nell’appello lanciato dal rettore Collini Bergmeister vede “un invito ad una maggiore collaborazione in modo da semplificare le normative.”
Attualmente invece ogni corso di laurea “transfrontaliero” deve ottenere le doppia approvazione  dei Ministeri dei due Paesi, mentre con la federazione tra atenei la procedura viene automatizzata.

Foto, Konrad Bergmeister, presidente dell’Università di Bolzano