Minority Safe Pack’, nuove iniziative per cambiare linea Commissione Europea
Alfreider: non si possono ripetere situazioni come quella Catalana, Chiediamo alla Commissione Europe di occuparsi di più delle realtà locali affinché si evitino conflitti. Lo spirito europeo “uniti nella diversità” possa essere uno scopo per tutti anche in futuro.
Ha avuto luogo oggi alla Camera un incontro fra una delegazione dei deputati delle Minoranze Linguistiche, guidata dal Presidente delle Minoranze Daniel Alfreider insieme ai deputati Plangger e Marguerettaz, l’on. Nicoletti (presidente della delegazione presso l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa) e il Presidente della FUEN (Federal union of European Nationalities), Lorànt Vincze.
“Durante l’incontro abbiamo presentato insieme Vincze l’iniziativa popolare europea “Minority Safe Pack”. Lo scopo dell’iniziativa consiste nella richiesta rivolta alla Commissione europea di ideare misure e atti legislativi per la tutela delle minoranze nazionali e linguistiche e creare in questo modo uno standard minimo di tutela nel diritto europeo affinché tali garanzie siano applicatE in tutti gli Stati membri dell’Unione europea” , ha affermato Daniel Alfreider.“Come previsto per le iniziative popolari europee –ha precisato Alfreider- occorrerà adesso raccogliere almeno 1 milione di firme nell’Unione Europea e superare inoltre in almeno 7 Stati membri la soglia di firme stabilita per ogni Stato, che in Italia per esempio è di 54.750. Dato l’alto numero di firme necessarie, abbiamo bisogno di un ampio e diffuso sostegno. Sostegno che Nicoletti e Marguerettaz hanno confermato dichiarandosi pronti a sostenere anche attivamente l’iniziativa. Nelle prossime settimane saranno delineate le misure da prendere a tal fine anche a livello nazionale”.
“Tra gli obiettivi del Minority Safe Pack c’è ad esempio la soppressione dei confini nazionali i per i contenuti mediali audiovisivi, . Sotto questo punto di vista l’iniziativa non coinvolge solo le minoranze linguistiche ma interessa anche i molti italiani all’estero. Altre misure proposte nell’iniziativa riguardano la costituzione di un centro per lo studio e sviluppo delle lingue (anche regionali) e lo studio del plusvalore rappresentato dalle minoranze in Europa, in modo da delineare forme di tutela effettive”
“Non possiamo dimenticarci che il principio dell’UE è “in varietate concordia” – uniti nella diversità. Vogliamo dare un chiaro segnale alla Commissione europea, chiedendo di occuparsi di più delle realtà locali, delle realtà culturali e delle diversità che sono la ricchezza europea. È un obiettivo politico e culturale per evitare che si ripropongano situazioni come quelle vissute in Catalogna: bisogna rispettare lo Stato di diritto -osservano Alfreider e Nicoletti- ma occorre anche evitare in ogni modo la repressione violenta e dunque occorre agire prima per evitare simili conflitti”.
In foto in ordine orario: l’on. Daniel Alfreider (Presidente Minoranze Linguistiche), Alessandra Caruso (IsAG), Loránt Vincze (Presidente della FUEN), l’on. Michele Nicoletti, l’on. Albrecht Plangger e in basso l’on. Rudi Marguerettaz.