Merano. Kallmünz: “Parcheggio solo per i residenti in centro”
Il Consiglio di Stato, dopo aver appurato l’illegalità del parcheggio del Kallmünz nel 2012 e poi di nuovo nel 2015, ha confermato – anche nella sentenza relativa al ritiro della licenza – la correttezza dei provvedimenti adottati dal Comune di Merano.
È dagli inizi degli anni Ottanta che il Comune di Merano e il proprietario del “parcheggio Kallmünz” sono coinvolti in un contenzioso riguardante l’utilizzo e la destinazione dell’area medesima. Il 16 novembre scorso il Consiglio di Stato ha confermato ancora una volta la correttezza delle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale nei confronti del gestore e del proprietario del parcheggio. L’area di sosta, nella sua forma attuale, deve chiudere i battenti.
Il Consiglio di Stato aveva ribadito già nel 2012 che il parcheggio era illegale e, di conseguenza, il Comune aveva provveduto a rimuovere la segnaletica e a sollecitare per iscritto il proprietario a ripristinare l’area verde. Ma il proprietario e il gestore si sono opposti alla decisione del Comune ricorrendo nuovamente alle vie legali. Alla fine del 2015 il Consiglio di Stato si è pronunciato un’altra volta confermando l’illegalità del parcheggio a rotazione.
Nel frattempo il proprietario aveva presentato in municipio la richiesta di modifica del Piano urbanistico comunale per classificare la superficie da area verde a parcheggio. La modifica del Puc è requisito essenziale affinché il parcheggio possa continuare a funzionare. Inoltre l’utilizzo dovrebbe essere limitato ai residenti, perché un parcheggio a rotazione in piazza della Rena non si coniuga con il Piano urbano del traffico (PUT) e con le ordinanze per il calmieramento del traffico nel centro storico. Il PUT recita testualmente: “Fermo restando il rispetto delle disposizioni in materia di pianificazione urbanistica e di tutela dei beni culturali, il parcheggio del Kallmünz verrà riservato alle abbonate e agli abbonati che risiedono nel centro storico o che risultano titolari di un esercizio commerciale ivi situato”. In fin dei conti un parcheggio a rotazione nemmeno si concilia con una vicenda processuale che dura ormai da trent’anni e nel corso della quale il Comune si è sempre schierato contro un parcheggio accessibile a tutti.
“La trasformazione del parcheggio a rotazione in un’area di sosta a portata di tasca degli abitanti della città vecchia e dei titolari di esercizi pubblici ci sta molto a cuore, ed è dal 2016 che abbiamo cercato di addivenire a un accordo con il proprietario”, ha spiegato Paul Rösch. “Abbiamo elaborato la bozza di una convenzione che disciplinerebbe l’utilizzo di questo terreno privato definendo ad esempio il prezzo dell’abbonamento e i requisiti degli utenti”, ha precisato l’assessora alla mobilità e all’urbanistica Madeleine Rohrer. Contemporaneamente però il proprietario e il gestore hanno presentato ricorso contro gli atti amministrativi adottati dal Comune in applicazione delle sentenza del Consiglio di Stato del 2015, ovvero contro il sollecito a restituire la licenza concessa nel 1992 dalla Provincia e a ripristinare il verde. “Le trattative sono state interrotte da questo nuovo procedimento giudiziario. Mi rammarica constatare che il proprietario non ha evidentemente alcun interesse a raggiungere un accordo in tempi brevi e all’allestimento di un parcheggio per gli abitanti del rione Steinach e dei portici”, ha aggiunto Rösch.
Nel frattempo il gestore del parcheggio, che ha impugnato il ritiro della licenza, ha perso la causa in prima istanza. Il Consiglio di Stato ha inoltre rigettato la richiesta di sospensiva della sentenza fino all’udienza principale. Il proprietario ha invece opposto ricorso all’ingiunzione scritta con la quale il Comune aveva definito la scadenza entro la quale deve essere ripristinata la condizione originaria dell’area. “Anche in questo caso però il Comune ha ottenuto ragione in prima istanza e il Consiglio di Stato, con decisione assunta il 16 novembre scorso, ha anche respinto la richiesta di sospensiva”, ha ricordato Jochen Pichler dell’avvocatura comunale.
Allo stato attuale il parcheggio Kallmünz è, di fatto, il risultato di un abuso edilizio, perché il suo effettivo utilizzo non collima con le indicazioni del Piano urbanistico. Tutte le sentenze emesse negli ultimi anni hanno confermato la correttezza dei provvedimenti fin qui intrapresi dal Comune. Permane pertanto l’efficacia della delibera della Giunta comunale del 2008 in merito alla zona a traffico limitato “piazza della Rena – ponte della Posta”. L’accesso è consentito – per le operazioni di carico e scarico – dalle ore 6 alle ore 10 e dalle ore 18:30 alle ore 19:30. Le persone residenti nella zona che possiedono o hanno titolo per utilizzare un posto auto privato situato all’interno della ZTL possono ottenere il permesso di accesso rivolgendosi alla Polizia municipale. “Siamo sempre a disposizione per eventuali incontri e colloqui con il proprietario. Perché l’area possa essere utilizzata anche in futuro come parcheggio, dovranno essere rispettati gli obiettivi fissati dal PUT, ovvero il parcheggio dovrà essere accessibile solo per residenti”, hanno concluso Rösch e Rohrer.
Con l’inizio del nuovo anno i permessi di accesso verranno verificati automaticamente dalle videocamere di sorveglianza installate di recente.