Deposito Negrelli, il Tar di Bolzano consente la demolizione
Parte il “Progetto Benko”, inizio lavori a dicembre per la costruzione nuova stazione delle corriere.
Il Tar non consente la sospensiva alla demolizione del deposito ferroviario di via Renon richiesta da Kuratorium e Dachverband ritenendo il loro ricorso inammissibile.
Due le ragioni della inammissibilità. La prima obietta il fatto che le associazioni che operano in materia di protezione ambientale e non di beni culturali non hanno titolo alla applicazione della norma sulla tutela preventiva di un bene culturale in provincia di Bolzano. La seconda ragione di inammissibilità fa riferimento al “fumus boni iuris”, ovvero all’inesistenza di sufficienti presupposti per applicare la norma in questione.
Via libera definitivo anche dalla Commissione edilizia comunale che ha approvato ieri sera – 29.11.17 – l’avvio dei lavori alla nuova autostazione che sorgerà al posto dell’attuale deposito ferroviario.
L’esito del ricorso al Tar pone fine al dibattito innescato dal Kuratorium e dal Dachverband contro la decisione del Comune di procedere al suo abbattimento. Le due associazioni motivavano il loro ricorso adducendo valore storico e artistico dell’edificio progettato dall’ing. Luigi Negrelli, nonostante i danneggiamenti subìti dall’immobile nel corso del conflitto bellico. Secondo Wittfrida Mitterer del Kuratorium, il restauro non inficiava il valore originario dell’edificio, mentre secondo la Commissione Edilizia l’edificio attuale è frutto di una vera e propria ricostruzione del dopoguerra.
Grande soddisfazione da parte Hans Peter Hager, portavoce di René Benko. “Ancora una conferma – commenta Hager – che il nostro operato è professionalmente e giuridicamente corretto. Partiremo entro dicembre con i lavori della nuova stazione delle corriere, primo passo per la realizzazione del progetto Benko per la riqualificazione della zona”.