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Bolzano.– Intervista ad Alessandro Huber, convivenza nei fatti, scuola plurilingue ma anche molto altro

3 Novembre 2017

Bolzano.– Intervista ad Alessandro Huber, convivenza nei fatti, scuola plurilingue ma anche molto altro

di Pinuccia di Gesaro

“Sono convinto che coloro che non hanno la cittadinanza italiana o la residenza in provincia di Bolzano, debbano essere pre-registrati, basta una semplice mail al Pd con una foto del proprio documento. È un filtro per evitare abusi, regola analoga usata a livello nazionale per la scelta dei segretari” –  dice Alessandro Huber dopo le perplessità sorte in seguito alle obiezioni del militante bolzanino del PD Fatimir Berisha che aveva chiesto pubblicamente una riflessione sull’argomento.

Chiediamo ad Alessandro Huber di chiarire la sua posizione sul bilinguismo, dopo la polemica dei giorni scorsi sull’opportunità dell’apprendimento del dialetto sudtirolese.

In Alto Adige la comunicazione tra i Sudtirolesi innegabilmente è in dialetto. Se vogliamo favorire la vera comunicazione tra i gruppi linguistici occorre facilitare la comprensione tra i ragazzi che in attività extrascolastiche potrebbero comunicare in dialetto, mentre il compito della scuola è altro, cioè quello di insegnare la lingua ufficiale. Esemplare a questo proposito è IL TRENO DELLA MEMORIA”, il progetto nel quale sono impegnato da anni – ricorda Huber – e grazie al quale ormai migliaia di studenti bolzanini, trentini e sudtirolesi hanno fatto l’esperienza formativa e indimenticabile della visita al ghetto ebraico della città di Cracovia, dei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau. In situazioni come questa gli scambi verbali non possono che essere anche in dialetto!”

La scadenza delle primarie, che si terranno il 12 novembre, accende il dibattito, in tutto 11 le liste, 7 per Alessandro Huber e 3 per Uve Staffler, 59 candidati tra renziani e orlandiani a sostegno di Alessandro Huber e 32 a sostegno di Uve Staffler. I posti in palio per l’assemblea provinciale sono 34 più quello del segretario. Ad essere eletto segretario sarà chi ottiene più delegati in assemblea provinciale. Ieri è stato reso noto il programma di Alessandro Huber, “Insieme, più forti – l’Alto Adige che vogliamo” leggiamo in apertura del documento. Oggi ci troviamo di fronte ad un bivio, è l’esordio programmatico. Da una parte la via dell’apertura, dall’altra la via della chiusura, “dell’incesto delle piccole patrie che, chiuse fra muri e steccati, si illudono di poter dormire sonni tranquilli in un mondo in veloce trasformazione”.

Con quali strumenti il Partito Democratico intende sviluppare l’Autonomia della provincia di Bolzano? chiediamo “Occorre valorizzare il lavoro di chi lo tiene in vita, le ossa della struttura, da Vipiteno a Salorno, da Silandro a Brunico, con centro Bolzano, luogo naturale di sintesi politica – risponde Huber. Per questo accanto all’assemblea c’è bisogno di un Consiglio dei Territori, che rappresenti tutti i nostri amministratori locali e ci aiuti a sostenerli nell’azione e nell’impegno quotidiano.

Il concetto di squadra è il principio sul quale Huber insiste con convinzione e passione. “La Segreteria – precisa Huber – sarà costituita dalla squadra che già esiste. Una squadra motivata, con Stefano Fattor profondo conoscitore dei problemi dell’ambiente, Carlo Bassetti specialista di urbanistica e dei problemi abitativi connessi, con Stefano Pagani presidente della Società dei Trasporti Sasa, Diego Zanella giovane imprenditore attivo nel campo dell’innovazione, Daniele di Lucrezia, presidente della Consulta giovani del Comune di Merano. Senza escludere nessuno, conto molto sull’apporto di Daniele Moretti vicepresidente della Circoscrizione Centro di Bolzano, Alex Pocher vicesindaco di Egna, Sara Endrizzi voce importante di Laives “

Alessandro Huber sente di essere un costruttore, una persona che guarda e intende costruire il futuro pur tenendo conto del passato, e insiste sulle sue doti positive di costruttore. Cosa lo caratterizza rispetto al suo avversario Uwe Staffler, è la nostra domanda. “Il mio avversario vuole sfasciare tutto. Dall’ultima Segreteria è stato espulso. All’assemblea viene solo per criticare. Io mi sono candidato alle provinciali, alle comunali, sono stato in Circoscrizione a Gries, sono capogruppo del PD in Consiglio comunale. Uwe sembra un grillino travestito da democratico, io mi impegno e negli impegni che assumo ci metto la faccia. E lui dove è stato finora?”

Sui problemi “reali” si spenderà se diventerà segretario, che sono quelli complessi della Sanità, quelli del lavoro per i giovani, quello dei trasporti che coinvolge tutta la cittadinanza. “Sono convinto che posso lavorare da subito perché le persone e le competenze ci sono. Con la concretezza nel nostro lavoro potremo diventare attraenti anche per le liste civiche, dice pensando in prospettiva alle future elezioni. I pericoli vengono dalle Destre che cavalcano le paure senza proporre soluzioni, e che si vendono come stregoni, e dai 5 Stelle che alla prova dei fatti sono incompetenti e inconcludenti. Casa Pound e la Lega, poi, catalizzano il malcontento in modo completamente antitetico al nostro modo di vedere la politica. Questi puntano all’esclusione e noi invece vogliamo includere per costruire il futuro.

Giornalista, scrittrice, editore.