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Trento. Dura ancora pochi giorni la mostra “Fiume che cammina” al Palazzo delle Albere

24 Ottobre 2017

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Trento. Dura ancora pochi giorni la mostra “Fiume che cammina” al Palazzo delle Albere

FIUME CHE CAMMINA

Transumanza dall’Adriatico al Lagorai

Mostra fotografica e poetica di Alberto Pattini

Fino al 29 ottobre

Palazzo delle Albere – Trento

“Un mondo invisibile di lana che vive lentamente percorrendo le radici della cultura del territorio.

Vivo distante dall’eccitazione dell’asfalto convulso / dai ciottoli infangati dalla falsità / dai clamori mondani / preferisco i sentieri polverosi della meraviglia”.

Alberto Pattini

Dal 10 giugno, giorno della sua inaugurazione avvenuta con un evento a tema che ha portato sul prato del Muse greggi di pecore, pastori e dimostrazioni di tosatura e filatura della lana, la mostra “Fiume che cammina” al Palazzo delle Albere a Trento ha superato i 20.000 visitatori.

Proprio per l’ottimo riscontro di pubblico, la chiusura della mostra, precedentemente prevista per la fine di agosto, è stata posticipata al 29 ottobre. Rimangono quindi solo pochi giorni per immergersi nel mondo della pastorizia, con le sue tradizioni e i suoi colori, grazie agli scatti fotografici e alle liriche composte da Alberto Pattini.

L’esposizione, fotografica e poetica, è composta di 45 pannelli fotografici con 22 liriche di Alberto Pattini e propone scatti che ripercorrono la vita di giovani e veterani pastori mòcheni e i luoghi attraversati con il loro gregge: dalle montagne della catena del Lagorai in Valle dei Mòcheni – Trentino, fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico veneto e viceversa. “Fiume che cammina” è patrocinata dalla PAT e dall’Istituto Culturale Mòcheno e organizzata in collaborazione con Bollait.

Frutto di un lavoro di osservazione e ripresa di un gregge di animali condotti da giovani e veterani pastori, in spostamento dalle montagne della catena dei Lagorai – Trentino fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico veneto e viceversa, lungo il percorso millenario della transumanza sul quale i Romani costruirono la strada Claudia Augusta Altinate.

L’esposizione ripercorre il viaggio mediante immagini fotografiche e liriche, cercando di trasmettere in versi e immagini le emozioni che si provano a contatto diretto con la Natura.

La transumanza è un lungo vagabondare senza meta in cerca di libertà e di pace, un’immersione tra vette aguzze e paesaggi selvaggi, ascoltando il fragore delle fragili cattedrali di cristallo ed ammirando cieli blu cobalto tra foreste vergini, acque incredibilmente cristalline di laghi incantevoli, pascoli fioriti e fragorose cascate. Un’esperienza sensoriale attraverso uno dei paesaggi più selvaggi del pianeta dove una natura rigogliosa risveglia l’anima di chi la contempla in silenzio e con gran rispetto.

“Vivo su un altro livello / nell’eclissi della parola / dove la meraviglia dell’alba / il calore profondo del tramonto / il canto sinfonico di fringuelli / il rossore pudico delle acque / acquietano e abbeverano il silenzio dell’anima”.

La terza conferenza internazionale per contrastare la desertificazione, che si è svolta a Cancún, ha indicato la transumanza come il modo più efficace di allevamento per migliorare la biodiversità del pascolo, ridurre l’anidride carbonica e sostenere la conservazione di grandi spazi naturali non antropizzati. Questa antica tradizione di allevamento fa vivere gli animali nel benessere più assoluto, sempre allo stato brado, in modo che siano loro a scegliere le erbe che vogliono mangiare.

La poesia serve a darci una scossa, a rendere visibili i moti dell’anima e a comprendere l’emozioni che altrimenti ci passano accanto come un battito d’ali di una multicolore farfalla.

Alberto Pattini – Biografia

Nato a Trento, amante della poesia e studioso di storia del territorio e arte, è autore di 28 libri e di numerosi articoli giornalistici d’attualità in testate locali e nazionali. E’ stato ricercatore alacre e divulgatore di biochimica e alimentazione dello sport, pubblicando in riviste internazionali di medicina dello sport.

Ha vinto alcuni concorsi nazionali e internazionali di poesia; nel 2014 ha pubblicato le sue liriche nei volumi “Il Trentino dei sentimenti” abbinando la sua poesia alla prosa di Daniela Larentis e in “Il cuore delle Alpi. Sulle ali del Trentino”. E’ direttore artistico del Concorso Nazionale di Poesia “Il lago nel cuore”. Nel 2016 ha dato alle stampe il libro con 105 liriche dal titolo “Poesia del Trentino – La melodia della Grande Madre e ha realizzato come regista il film documentario “Fiume che cammina Pastori erranti sotto le stelle – dall’Adriatico al Lagorai”.

Palazzo delle Albere:

martedì – venerdì ore 10 – 18

sabato e domenica: ore 10 – 19

Lunedì chiuso