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Laborfonds premiato come “Fondo pensione negoziale dell’anno” ai “P&W Italia Awards”

27 Ottobre 2017

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Laborfonds premiato come “Fondo pensione negoziale dell’anno” ai “P&W Italia Awards”

L’aspettativa a Laborfonds è stata alta fin dall’inizio di settembre quando da European Pensions, organizzatore dell’evento “Pensioni & Welfare Italia Awards”, hanno comunicato che il fondo pensione per i lavoratori dipendenti operanti nella Regione Trentino Alto Adige era fra i finalisti per l’assegnazione di ben quattro premi. Ivonne Forno, Direttore Generale del Fondo, commenta: “Le 4 nominations, inaspettate, ci hanno fatto ben sperare da subito e sono state, in ogni caso, un grande riconoscimento del lavoro e dell’impegno che, anche quest’anno, abbiamo impiegato per tutti i nostri aderenti. Si trattava infatti di “Fondo pensione negoziale dell’anno”, “Fondo pensione più innovativo dell’anno”, “Fondo pensione con le migliori strategie di comunicazione dell’anno” e “Fondo pensione dell’anno”.

Giovedì sera 26 ottobre presso l’hotel Quirinale a Roma l’assegnazione degli Awards. Laborfonds è stato premiato come “Fondo pensione negoziale dell’anno”.

“Siamo veramente orgogliosi. Questo riconoscimento, che si somma a quelli già ottenuti gli scorsi anni a livello internazionale come “Best Pension Fund in Italy”, è un’ulteriore conferma che il percorso intrapreso dal 2016 – che si è focalizzato maggiormente anche sulle attività di comunicazione ed informazione nei confronti degli aderenti e delle aziende associate – è stato un vero e proprio “cambio di marcia”, è stato non solo efficace ma anche compreso e validamente considerato. L’informazione completa e consapevole è la milestone della nostra comunicazione! Laborfonds è il fondo delle famiglie e per le famiglie della Regione Trentino Alto Adige, è il loro “libretto di risparmio”, il “salvadanaio” per i suoi piccoli e giovani aderenti, un futuro sereno per i loro genitori la cui lungimiranza rende ogni giorno possibile la creazione di un “sistema di accumulo transgenerazionale”.

Il valore aggiunto connesso alla sua peculiare proposta si riscontra dai numeri e dall’interesse rispetto ad un progetto che – come detto – fa di Laborfonds “Il fondo pensione delle famiglie del Trentino Alto Adige”; infatti, pur raccogliendo risparmi/contribuzione “solo” nella Regione Trentino Alto Adige, Laborfonds è il quarto fondo pensione su scala nazionale per patrimonio (oltre 2,5 miliardi di euro). Si tratta di cifre importanti che è stato possibile raggiungere proprio perché il “Progetto di Laborfonds” è fortemente sentito dal territorio. Il fatto di essere “vicini” al tessuto imprenditoriale regionale e di aver quindi la possibilità di intrattenere rapporti diretti con le aziende e con i lavoratori (soprattutto con coloro che hanno più bisogno della previdenza complementare, ovvero i giovani e le donne), anche attraverso assemblee informative dedicate e tutta una serie di canali di informazione e di formazione (compresi i social), rende il rapporto fiduciario che Laborfonds ha con i propri aderenti solido e fluido. “E’ una vicinanza che responsabilizza molto ma che, nel contempo, porta tanto valore aggiunto, soddisfazioni ed ottimi risultati!” aggiunge Forno riferendosi all’incremento delle adesioni – al netto delle uscite – ed al trend in costante ascesa da gennaio 2016 (si tratta di quasi 3.000 unità), ovvero dal “cambio della strategia di comunicazione”. Le donne aderenti al Fondo, al 30 settembre u.s., erano 58.673 (+ 1.931 da inizio anno); gli uomini 58.297 (+ 1.572 da inizio anno); i soggetti fiscalmente a carico 1.101 (+ 173 da inizio anno). “Numeri importanti, soprattutto quelli delle lavoratrici, in significativo aumento. Questo è un dato che mi piace evidenziare proprio oggi che ricorre l’Equal Pension Day”.

“Siamo il Fondo pensione territoriale che investe “glocal”: con lo sguardo rivolto alla massima diversificazione sui mercati globali, ma anche al territorio di riferimento. Con l’investimento nel Fondo Strategico Trentino Alto Adige Laborfonds è riuscito e riesce in un certo senso a “ridare indietro alle aziende” della regione parte di quella liquidità che raccoglie dalle stesse (per il TFR e la contribuzione) attraverso le adesioni: un circolo virtuoso, molto proficuo che crea ricadute positive anche indirette. Il rapporto con il territorio si può definire simbiotico e proprio in quest’ottica è facilmente comprensibile il fatto che “la salute di Laborfonds dipende dalla salute delle aziende del territorio”, un territorio al quale, dal 2000 ad oggi, Laborfonds ha versato oltre 105 milioni di euro di imposte”.

I motivi per cui essere orgogliosi a Laborfonds vanno oltre: un recente studio pubblicato a livello nazionale da “Itinerari Previdenziali” ha evidenziato infatti che la Linea Bilanciata di Laborfonds è stata non solo quella con il più alto indice di efficienza della gestione (ovvero di rendimento perseguito in relazione al rischio sopportato) fra le linee bilanciate tradizionali, ma anche quella con il più alto indice di efficienza in assoluto fra tutti i fondi pensione negoziali in Italia (su un totale di 109 linee di investimento). Forno spiega: “Attenzione assoluta ai costi (su cui Laborfonds non ha rivali) ma anche ai rendimenti ed all’efficienza della gestione. Siamo un cantiere sempre aperto. Abbiamo avviato la collaborazione con i Patronati e CAF delle parti sindacali per la raccolta delle adesioni; uno dei progetti appena avviati riguarda la revisione della politica di investimento della Linea Prudente Etica. Anche su questo vogliamo cercare soluzioni innovative che possano portare valore aggiunto ai nostri aderenti. Siamo impegnati inoltre con le elezioni dei nuovi Organi del Fondo e iniziamo a mettere le basi per l’organizzazione del ventennale dalla firma dell’Accordo Istitutivo che le Parti Istitutive stanno aggiornando proprio in questi mesi. Non da ultimo stiamo assiduamente lavorando per poter ottenere da parte della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione l’autorizzazione alla modifica dello statuto del Fondo per permettere allo stesso di poter intercettare la contribuzione aggiuntiva straordinaria che i CCNL di alcune categorie hanno previsto”.