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Bolzano. Upad inaugura l’anno accademico con uno sguardo completo alla situazione della comunità altoatesina

14 Ottobre 2017

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Bolzano. Upad inaugura l’anno accademico con uno sguardo completo alla situazione della comunità altoatesina

Al centro della mattinata il passato, presente e futuro della comunità locale. Firmati anche importanti accordi con l’associazione Cristallo e Ussa

Si è tenuta stamattina al Teatro Cristallo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico di Upad. Un appuntamento di ampio respiro in cui si sono succeduti diversi eventi e che ha visto una densa partecipazione di pubblico. Tante anche le autorità coinvolte, a partire dal Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, che ha scelto di partecipare alla tavola rotonda conclusiva della giornata.

Coordinati dal presentatore Massimo Cattaruzza Dorigo, durante l’intera mattinata si sono alternati diversi appuntamenti che, direttamente e indirettamente, hanno raccolto l’eredità del lavoro iniziato dal compianto fondatore di Upad, l’avv. Gaetano Gambara. Lo stesso saluto del presidente di Fondazione Upad, Claudio Vidoni, è stato attraversato dal suo ricordo, sottolineando anche come “Upad sia ormai la più importante e qualificata agenzia di educazione permanente della Provincia di Bolzano”.

L’avviamento e “la definizione di obiettivi strategici di largo respiro” sono già programmati nel futuro della Fondazione e di tutti gli altri enti facenti parte della Federazione Culturale “Gaetano Gambara” Upad (tra cui anche Palladio, Mua, Ascolto giovani, Upad Tempo Libero e Altoatesini nel mondo), per la creazione di “una rete sistemica e di nuove convenzioni e protocolli”.

Gambara è stato omaggiato anche in un intenso tributo del giornalista Paolo Campostrini, curatore della pubblicazione “Uno sguardo nel tempo – 50 anni di Upad con Gaetano Gambara”, da oggi disponibile per il pubblico.

“Luis Durnwalder è stato il primo Landeshauptmann a parlare in italiano a italiani in un’associazione di lingua italiana” ha ricordato Campostrini, sottolineando l’importanza del lavoro di Gambara “La nostra è sempre stata una comunità che pensava di vivere in una bolla. Upad ha contribuito a far cogliere alla comunità italiana il senso della propria presenza insieme alla comunità di lingua tedesca. Ha avuto la capacità di tradurre le intuizioni quotidiane in qualcosa di più organico”.

L’accordo tra Upad, Cristallo e Ussa

Momento solenne della giornata è stato il doppio accordo concluso tra la Federazione Culturale “Gaetano Gambara” Upad e Cristallo e tra la Federazione e Ussa. Un accordo che intende creare sempre più “rete” tra associazioni impegnate nel mondo della cultura della formazione e del benessere in Alto Adige. Un modo per creare aggregazione in una società sempre più segnata dalla frammentazione.

“Quello che sta avvenendo oggi segna un passaggio nella nostra comunità” ha dichiarato il presidente della Federazione, Lucio Lucchin.

“Abbiamo la responsabilità di fare in modo che le nostre comunità possano stare bene anche attraverso la condivisione di momenti culturali” ha aggiunto il presidente di Associazione Cristallo, Andrea Grata.

Una convenzione accettata volentieri anche dal presidente di Ussa, Carlo Bosin “Si tratta del punto di arrivo logico dell’attività che svolgiamo da oltre quarant’anni”.

L’importanza degli accordi è stata sottolineata anche dall’ass. Christian Tommasini che, assieme all’ass. del Comune di Bolzano, Sandro Repetto, ha portato il suo saluto ai presenti dichiarando che “Mai come ora nella nostra società è necessario costruire benessere attraverso cultura, formazione e attività fisica”.

Il convegno medico all’insegna dell’attualità

Il tradizionale convegno medico è stato protagonista della seconda parte della mattinata. Il prof. Lucio Lucchin, nella sua veste di direttore dell’unità operativa di dietetica e nutrizione clinica dell’Ospedale di Bolzano, e il prof. Fausto Chilovi, ex-primario di gastroenterologia dell’Ospedale di Bolzano, hanno discusso di nutrizione e microbi, tentando di sfatare alcune delle più diffuse credenze quotidiane.

“I puristi dell’alimentazione non fanno bene al loro corpo. Anche cibi poco sani sono utili, in quanto stimolano le difese dell’organismo” ha ammesso Lucchin “Il problema semmai è nella quantità e nella frequenza del consumo”. L’importanza nello stimolare le difese immunitarie è stata sottolineata anche da Chilovi: “Anche per i bambini è necessario uno stile di vita ad alta esposizione microbica”.

Una tavola rotonda per pensare al futuro della comunità altoatesina

A conclusione della mattinata si è tenuta la tavola rotonda “Alto Adige: una comunità in movimento?” moderata dal direttore del quotidiano Alto Adige, Alberto Faustini, e a cui hanno partecipato Arno Kompatscher, Lucio Lucchin, Andrea Grata, Carlo Bosin e il geriatra Alberto Apuzzo. La discussione ha indagato le peculiarità della nostra comunità altoatesina, tentando di comprendere le strategie per migliorare la nostra vita e la convivenza nel nostro territorio. La domanda fondante è stata posta dallo stesso Faustini: “Siamo una comunità in grado di reggere il passo con i tempi?”

Con un occhio di riguardo per la terza età si è parlato di cambio demografico e di quello che la nostra società può fare per affrontare questa sfida.

“Non siamo ancora abbastanza attrezzati per affrontare questi cambiamenti” ha detto il presidente Kompatscher “Si tratta di una grande sfida, non solo territoriale, ma di livello europeo”.

“Oggi l’anziano preferisce vivere fuori, a casa sua e all’interno della società, non rinchiuso in una casa di riposo. La vera malattia dell’anziano è la perdita dell’autosufficienza” ha detto il dr. Apuzzo. Attento a questa necessità anche Bosin che ha annunciato nella programmazione di Ussa del prossimo anno “delle passeggiate a Bolzano per imparare a conoscere la città”.

L’evoluzione della comunità altoatesina non riguarda solo i cittadini più anziani, ma tutte le fasce d’età, che spesso non si rendono conto dei pericoli di una disgregazione sociale sempre maggiore.

“Siamo una società che evolve in senso caotico” ha detto Lucchin “Ognuno di noi dovrebbe dare il buon esempio per imparare a rispettarci”.

La possibilità di recuperare il “buon vicinato” è stato un pensiero condiviso da tutti i presenti. La necessità di fungere da polo di aggregazione comunitario è vista da tutte e tre le associazioni presenti alla tavola rotonda.

“Bisogna innovarsi accogliendo anche nuovi pubblici” ha detto Grata “La cultura è una chiave di volta importantissima”.

Il ruolo della cultura risulta ancora più essenziale in un territorio come il nostro che tenta di aprire sempre più strade alla convivenza.

“Dobbiamo capire che viviamo in una terra che ha la fortuna di avere una combinazione di culture ed etnie complementari” ha ammesso Lucchin “La complementarietà, se sfruttata, ha una potenza enorme”.

Lo stesso concetto è stato ribadito dal governatore Kompatscher: “Ci sono ancora troppe barriere, soprattutto mentali. Il superamento di queste barriere deve avvenire da parte nostra. Vivere in questo territorio è una fortuna ed un valore aggiunto. Siamo tutti consapevoli delle radici forti che abbiamo, ma potremmo essere ancora più orgogliosi della particolarità del nostro territorio”.

In foto: Claudio Vidoni