Bolzano, addio a Emeri, avvocato, per tanti anni assessore, uomo colto e raffinato che tanto ha fatto per la città.
Dicevano i suoi figli stamattina davanti al feretro che il grande papà mai si era sognato in vita sua di scrivere un libro di memorie. Ed è un peccato, perché di realizzazioni concrete, importanti per Bolzano ne ha fatte tante e sarebbe interessante fissarle in una memoria scritta. Si è spento a 93 anni circondato dai suoi tre figli, Valentina, Michele , Gianclaudio e nipoti, dopo una settimana di lenta agonia nella notte tra martedì e mercoledì 18 ottobre. Oggi a mezzogiorno alla presenza del Sindaco Renzo Caramaschi e dell’intera Giunta comunale è stata aperta nella Sala di Rappresentanza del municipio di Bolzano la camera ardente che accoglie il suo feretro. Dopo il rito isituzionale, Sindaco e Giunta hanno osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex Consigliere e Assessore, molti sono stati gli amici che sono venuti a salutarlo.
Socialista, dopo una breve esperienza nel Partito comunista, a 25 anni approdò in consiglio comunale a Bolzano nel 1948 e poi più volte Assessore comunale fino al 1984, 36 anni di carriera politica durante la quale sempre si distinse per la sua instancabile tenacia politica e culturale. Grazie a Emeri fu istituito a Bolzano il Teatro Stabile – tra i primi rendergli omaggio stamane non a caso c’era Marco Bernardi, per molti anni direttore e regista del Teatro stabile bolzanino – e fu costruito il teatro di Piazza Verdi.
La camera ardente rimarrà aperta al pubblico sino alle ore 18.30 e domani venerdì 20 ottobre,dalle 8.30 alle ore 11.00. Sempre domani, venerdì 20 ottobre, sarà celebrata prima la Messa alle 14.30 nella chiesa di Cristo Re e poi alle 15.30 il funerale al cimitero di Oltrisarco.