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Venti anni che hanno cambiato il mondo

21 Settembre 2017

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Venti anni che hanno cambiato il mondo

20° Religion Today Filmfestival

L’11 settembre, le dimissioni di un papa, le religioni sui social network, le novità di papa Francesco, le sfide del dialogo e le contraddizioni della violenza, i movimenti dei popoli e la crescente pluralità religiosa. Sono solo alcuni dei fenomeni e degli eventi che hanno segnato gli ultimi vent’anni e rivoluzionato il rapporto tra religioni e società, nel contesto della post-secolarizzazione e del ritorno del sacro. Fatti e processi che hanno trovato espressione nel cinema, esso pure oggetto di epocali trasformazioni.

Il ventesimo “compleanno” di Religion Today, in scena in Trentino tra il 13 e il 22 ottobre prossimi, sarà l’occasione per rileggere la complessità del nostro presente, raccogliendo l’eredità di ieri e gettando uno sguardo verso il domani.

Un’edizione che riassume venti anni. Venti anni in cui la piccola storia di Religion Today, nato a Trento come primo festival di cinema delle religioni espressamente votato a promuovere il dialogo tra le fedi, ha seguito il passo della grande Storia, registrando i traumi, le inquietudini e gli slanci di una società in profondo mutamento. Venti anni che hanno cambiato il mondo sarà dunque il titolo della ventesima edizione di Religion Today, che torna a Trento e in Trentino – con anteprime e appendici anche fuori provincia – tra il 13 e il 22 ottobre prossimi. Per raccontare del ritorno della religione nella sfera pubblica, di popoli in movimento, di nuovi schermi e di nuovi strumenti a servizio anche delle religioni.

Il programma del Festival dà ampio spazio al cinema – con la proposta mai così varia dei 41 film in concorso, tutti commentati in sala, e una selezione dei migliori film di questo ventennio – ma non solo: due saranno gli spettacoli dal vivo e numerosi i momenti di approfondimento per un’edizione che moltiplica i contatti e le presenze internazionali, con una conferenza dei direttori di festival di cinema spirituale e una tavola rotonda che mette in rete il Trentino e la Catalogna.

Il programma completo sarà presentato in conferenza stampa il prossimo 4 ottobre.

LE GIURIE DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO

Al concorso cinematografico, cuore della proposta del Festival, parteciperanno 41 film da 28 paesi del mondo, selezionati tra oltre 420 iscrizioni.

In aggiunta ai premi che saranno assegnati dalla Giuria Internazionale, dalla Giuria SIGNIS (Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione), dalla Giuria del coordinamento dei Filmfestival trentini CinemAMoRe e dalla Giuria interreligiosa di Arco, tra tutti i film ammessi al concorso saranno assegnati il premio “Nello spirito della pace” a cura del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani, il premio “Migrazioni e convivenza” espresso da Cinformi – Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento e il premio “Nuovi sguardi” della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale della Università Pontificia Salesiana; novità dell’edizione è inoltre il premio specializzato assegnato da una giuria espressa dal Conservatorio F.A. Bonporti di Trento.

LA GIURIA INTERNAZIONALE

Benjamin FREIDENBERG

Regista e studioso, diplomato presso la Sam Spiegel Film & Television School di Gerusalemme e il dipartimento di linguistica della Hebrew University di Gerusalemme. È programmer per il Jerusalem Filmfestival e consulente dell’Hamburg Filmfestival; membro della Israel Film Academy, è attivo nei progetti di conservazione dei film presso l’Israel Film Archive della Cineteca di Gerusalemme e la Judaica Division Images Collections della Università di Harvard.

Goran RADOVANOVIC

Diplomato in storia dell’arte all’Università di Filosofia di Belgrado, ha lavorato come sceneggiatore e regista di film a soggetto e documentari. E’ membro della European Film Academy di Berlino e Film Artists Association di Serbia. Vincitore di molti premi come regista, è anche attivo nell’insegnamento in numerose istituzioni (EICTV di San Antonio de los Banos, Cuba, VGIK a Mosca, Oberlin College in Ohio – USA, ESAP in Portogallo, DFFB a Berlino); tiene lezioni e workshop in numerosi Filmfestival.

Bernadette SCHRAMM

Diplomata presso l’Univesristà di Cambridge, ha lavorato come consulente alla gestione aziendale fra Londra, Parigi e Berlino. Negli ultimi due anni ha coordinato il programma “Refugee Voices in Film” al Festival di Cannes con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati; è stata relatrice e membro di giuria in numerosi Filmfestival internazionali. È stata direttrice ed è oggi consulente strategico del Watersprite: Cambridge International Student Filmfestival.

Antonio URRATA

Laureato in Comunicazione alla LUMSA di Roma, e prima in Giurisprudenza, ha conseguito anche un MBA alla Mib School of Management di Trieste. Attualmente è Responsabile Marketing della SIAE. Già direttore generale della Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) e del Tertio Millennio Film Fest, ha partecipato a progetti di cooperazione internazionale nel settore cinema e audiovisivo insieme alla Direzione Generale Cinema MiBACT e ad altre realtà del settore. Dal 2009 è delegato europeo di SIGNIS per il cinema, e ha preso parte come giurato a numerosi film festival internazionali. E’ Analista per la sezione Cinema del programma Ibermedia.

Ahmed Muztaba ZAMAL

Attivista della Film Society, presidente della Rainbow Film Society (tra le principali case cinematogr, è direttore e fondatore del Dhaka International Filmfestival, nato nel 1992 come primo festival cinematografico a carattere privato del Bangladesh. Nel 1994 ha fondato la sezione nazionale di FIPRESCI ed è stato eletto segretario generale dell’Associazione internazionale dei critici cinematografici del Bangladesh (IFCAB); dirige la rivista Celluloid.

TRENTO CHIAMA BARCELLONA

Al pari di Trento, dove è nato Religion Today, Barcellona è sede della Mostra de Cinema Espiritual de Catalunya: iniziative che si inseriscono all’interno di contesti culturali e istituzionali particolarmente sensibili al tema della pluralità religiosa.

Sono queste le premesse del doppio appuntamento internazionale in programma nell’ambito della 20° edizione del RTFF, in continuità con l’importante esperienza di network tra festival di cinema spirituale avviata a Barcellona dall’Observatori Blanquerna de Comunicació, Religió i Cultura e dalla Direcció General d’Afers Religiosos della Generalitat de Catalunya con la collaborazione di SIGNIS International.

In un periodo in cui la violenza esplosa nel cuore dell’Europa, e nella stessa capitale catalana, rilancia l’urgenza di azioni orientate alla condivisione e alla convivenza, Trento diventa così anche il teatro di una riflessione di portata transnazionale sul rapporto tra autonomia, politica, diritto, cultura e diversità religiosa, realizzata con il sostegno e la collaborazione del Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento.

Due gli appuntamenti che scandiscono i lavori.

Si inizia mercoledì 18 ottobre alle ore 17.45 presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione, con la tavola rotonda dal titolo Il ruolo dei territori. Autonomia e governance della diversità: partecipano Claudio Martinelli, dirigente del Servizio attività culturali P.A.T.; Enric Vendrell i Aubach, Director general d’Afers Religiosos della Generalitat de Catalunya; Miriam Diez Bosch, direttrice dell’Observatori Blanquerna de Comunicació, Religió i Cultura di Barcellona; Marco Ventura, direttore del Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler; Andrea Zanotti, Università di Bologna, già presidente di FBK e co-fondatore di Religion Today.

Il secondo appuntamento si terrà invece giovedì 19 ottobre alle ore 11 presso la Sala stampa del palazzo della Provincia: nel corso della conferenza stampa, aperta al pubblico, saranno presentati i risultati del workshop dei direttori di festival di cinema spirituale che si riuniranno a Trento nelle giornate del festival. Accanto a Magali van Reeth e Guido Convents per SIGNIS, ai lavori parteciperanno Arnaldo Casali, Popoli e Religioni – Terni Filmfestival; Ariela Piattelli, Pitigliani Kolno’a Festival, Roma; Anna Karapetyan, Fresco Filmfestival, Yerevan (Armenia); Ahmed Zamal, Dhaka International Filmfestival (Bangladesh); Fr. Botros Danial, Egyptian Film Awards – Catholic Film Center (Egitto); Michael Kleinschmidt, Church & Cinema Filmfestival, Recklinghausen (Germania); Daniella Tourgeman-Glass, Jewish Filmfestival, Gerusalemme; Cyril Dépraz, Festival Farel, Genève (Svizzera); Bernadette Schramm, Watersprite Filmfestival, Cambridge (UK).

VENTI ANNI DI RELIGION TODAY

Il 20° compleanno di Religion Today è anche l’occasione per ripercorrere, assieme ai fondatori e ai protagonisti delle prime edizioni, l’evoluzione di un  festival che da sempre si interroga su come il religioso possa diventare oggetto di espressione (ma anche di industria e di intrattenimento) attraverso lo specifico di un medium contemporaneo qual è quello cinematografico.

Fin dalle origini Religion Today si è posto però anche un obiettivo più militante: esplorare il potenziale del cinema per il dialogo interreligioso, a partire dalla constatazione che la settima arte, con le sue caratteristiche, può fare molto per intaccare stereotipi e  banalizzazioni e contribuire ad una migliore conoscenza delle diverse culture, spiritualità, concezioni del mondo.

Su questo doppio binario si è sviluppata la vicenda del festival trentino, nato alla fine del millennio con lo sguardo programmaticamente rivolto all’“oggi”, che non a caso rimane parte integrante del nome del progetto: dall’entusiasmo delle prime edizioni, che sul grande schermo cercavano soprattutto la manifestazione dell’unità della fede e dei valori fondamentali condivisi dalle diverse tradizioni religiose, al trauma dell’11 settembre e alla rinnovata urgenza del dialogo interreligioso come unica via d’uscita dalla deriva dello “scontro di civiltà”.

In quegli stessi anni si faceva strada, anche nel mondo del cinema, la percezione del generale risveglio religioso di un mondo un po’ libero un po’ orfano delle ideologie novecentesche. Da allora le tematiche religiose, a lungo confinate in contesti minori, hanno conquistato anche i grandi festival, trovando sempre più spesso spazio anche in opere mainstream.

Per Religion Today è l’inizio di una nuova fase, sintetizzata nella metafora del “viaggio nelle differenze”, alla ricerca di vie e strumenti per orientarsi nella complessità dei fenomeni religiosi e delle loro rappresentazioni.

Di questo percorso si darà conto anche attraverso la proposta di “Venti anni in venti film”: una scelta di venti film a tema religioso che hanno scandito la recente storia del cinema, individuati da un gruppo di lavoro internazionale composto da esperti di diverse cinematografie.

La storia del festival e l’edizione che sta per iniziare, infine, trovano sintesi nell’immagine elaborata da Gianluca Manzana e caratterizzata dalla tecnica delle carte ritagliate, oltre che da una serie di elementi pregnanti: il numero venti, con lo zero che diventa mondo; il filo che riannoda il passato al presente; un bambino, il futuro, che guarda all’infinito del cielo e al volo dell’aquilone, elemento poetico tanto presente nelle cinematografie mediorientali, sempre ampiamente rappresentate nelle selezioni cinematografiche di RTFF. Un’immagine evocativa a rappresentare un’edizione densa, che vuole aprire una riflessione sulla complessità di questi anni, senza perdere la leggerezza di uno sguardo fiducioso sul domani.