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Bolzano. Museion, si chiude un’epoca, grandi cambiamenti in vista

2 Settembre 2017

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Bolzano. Museion, si chiude un’epoca, grandi cambiamenti in vista

Ragaglia non potrà essere riconfermata, in estate il bando. A Lampis e Hager subentrano Giurdanella e Prader.
Si chiude un’epoca al Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano con l’avvicendamento di personalità di spicco nel consiglio di amministrazione della Fondazione. Già due membri, Antonio Lampis e Heinz Peter Hager hanno lasciato l’incarico per altri impegni e sono stati reintegrati, il primo da Marisa Giurdanella, direttrice della ripartizione provinciale delle Cultura italiana, il secondo dal banchiere e collezionista d’arte Josef Prader. Durante i prossimi mesi i sette componenti della Fondazione Museion riscriveranno lo statuto dell’istituzione e ancora non è chiaro se i membri del cda saranno ridotti da sette a cinque componenti. Così come ancora non si sa quali enti- tra Provincia e Fondazione- nomineranno i componenti, aspetto in ordine al quale saranno date indicazioni dall’assessorato provinciale di Philipp Achammer. Incerto il futuro della presidenza della Fondazione e altrettanto quello della direzione. Si prospetta un cambio della guardia alla guida del Museion oggi ricoperta da Letizia Ragaglia, nominata dalla giunta provinciale alla guida ad interim della Galleria nell’autunno 2008 dopo l’allontanamento di Corinne Diserens in seguito alla discussa esposizione della “rana crocifissa” di Martin Kippenberger. A Letizia Ragaglia il primo incarico quadriennale (vinto con concorso) fu rinnovato ed ora, secondo quanto prevede lo statuto il mandato non è più rinnovabile. In estate è previsto il bando per il rinnovo della carica. Per quanto riguarda la presidenza, invece, attualmente in capo a Marion Piffer Prader non è chiaro se il nuovo cda la riconfermerà o se anche qui si andrà ad una nuova nomina.