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Roma. Mattarella, “si vota in primavera, tra febbraio e inizio primavera”

1 Luglio 2017

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Roma. Mattarella, “si vota in primavera, tra febbraio e inizio primavera”

Ne parla in Canada, dove si trova in visita ufficiale, a precisa domanda di Bloomberg.

Il presidente della Repubblica non vede segnali di elezioni anticipate. È in Canada, dove volge al termine la sua visita ufficiale, che Mattarella  vede chiaro nel futuro. “La data naturale del voto – dice in un’intervista alla agenzia Bloomberg – è tra febbraio e inizio primavera. Naturalmente è sempre possibile in ogni democrazia che si creino condizioni per elezioni anticipate. In questo momento non ci sono segnali per cui è probabile che si vada a scadenza naturale.” A Montecitorio c’è chi ritiene che il segretario del Pd non avesse escluso ancora la possibilità del voto a novembre. Cosa che comunque non trova alcuna conferma in ambienti Renziani. Negli otto – nove mesi che mancano per completare il cammino della legislatura Mattarella spera che si riesca ad “omogeneizzare” le due distinte leggi elettorali di Camera e Senato che la Corte Costituzionale con le sue sentenze ha lasciato in eredità agli elettori.
Ma le incognite sono più di una. Sull’argomento i partiti si muovono in ordine sparsi e nessun indizio si intravede della possbilità di un minimo comune denominatore.
Silvio Berlusconi, forte dell’esito delle amministrative, con un occhio alle larghe intese punta sul proporzionale e pensa di riannodare i fili sul sistema tedesco. Romano Prodi pensa ad un centrosinistra unito e avanza l’idea di una legge che costringa all’unità.”O abbiamo una legge che obbliga all’accorpamento o non c’è niente da fare. ” Ai renziani puri le parole del Professore danno fastidio, sicché Guerini commenta:”Ci abbiamo provato con il Mattarellum e il Rosatellum”.
Oggi intanto gli Arancioni lanceranno in Piazza Santi Apostoli a Roma, il loro progetto di centrosinistra alternativo. Qui ci sarà anche un pezzo di Pd ad ascoltarli.

Foto, Sergio Mattarella