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La terza giornata di gara uno spettacolo disegnato a cavallo tra Veneto e Trentino

6 Luglio 2017

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La terza giornata di gara uno spettacolo disegnato a cavallo tra Veneto e Trentino

Stoppato però prima della conclusione per la formazione improvvisa di una cellula temporalesca a nord di Castel Tesino.

Un percorso di gara sviluppato tra Veneto e Trentino, con partenza dal Monte Avena in direzione del Lago di Caldonazzo e rientro verso la vallata feltrina attraversando la Valsugana.

Alle 13.00 lo start e poi tutti i piloti girati verso ovest per raggiungere la prima boa in prossimità di Levico Terme. Attorno alle 13.40 un numeroso gruppo di testa è già alle porte della Valsugana pronto a incontrare la prima boa di giornata. I più veloci hanno scelto di volare a ridosso delle cime, per trovare maggiori correnti e mantenere quota.  Poco dopo le 14.00 i primi piloti superano la prima boa: davanti a tutti Simon Arnold (AUT) inseguito da un numeroso gruppo che a quel punto ha preso direzione Santa Giustina per incontrare la seconda boa.

Poi, quando il gruppo di testa si trovava sopra Castel tesino, il Direttore di gara ha decretato lo stop. La terza manche del mondiale si è quindi interrotta alle 15.15. La formazione improvvisa di una cellula temporalesca ha infatti imposto di dare precedenza alla sicurezza e decretare lo stop.

“In questi casi i piloti hanno l’obbligo di raggiungere terra nel minor tempo possibile, in sicurezza – spiega Maurizio Bottegal, direttore di gara- e nessuno ha interesse a cercare di prolungare la permanenza in aria perché comunque il conteggio dei chilometri percorsi, valido per accumulare punti, viene, in situazioni come questa, calcolato tracciando la posizione che ciascun pilota aveva 5 minuti prima dello stop.”

Una situazione assolutamente inaspettata quella che si è verificata oggi, tanto più che la zona a nord-est di Cima D’Auda solitamente non è tra i punti sensibili che generano condizioni temporalesche.

“A volte anche solo due gradi di temperatura in più al suolo possono generare situazioni impreviste- continua Maurizio Bottegal – ma alla meteo non si comanda. Le interruzioni di manche possono capitare, dispiace ma fa parte del gioco. Oggi c’è un rammarico in più perché molti dei piloti che gareggiano in questo mondiale non hanno mai volato verso ovest, verso Levico, sarebbe stato interessante portare a compimento questo percorso inedito.”

Pochi i piloti atterrati al Boscherai quindi, solo quelli che erano nelle posizioni più avanti verso Santa Giustiana. Per tutti gli altri si è messa in moto la macchina straordinaria dei recuperi che tutti i giorni lavora silenziosamente per riportare al campo base tutti i piloti che non riescono a completare la task e atterrano quindi lungo il percorso. “Il lavoro oggi per le squadre di recupero è stato straordinariamente più intenso – spiega Matteo Di Brina, presidente del Comitato organizzatore – ma siamo preparati e perfettamente coordinati, pronti per gestire anche queste situazioni.”

Unico particolare da segnalare tra i recuperi quello dello slovacco Jaroslav Janduch che, probabilmente alla ricerca di correnti ascensionali, si è ritrovato a volare troppo a ridosso di un costone montuoso restando impigliato tra le cime di un albero. Nulla di grave, solo un recupero insolito tra quelli avvenuti in giornata.

Classifica provvisoria della task di oggi, in attesa degli ultimi recuperi e degli accertamenti tecnici che avverranno solo in tarda serata è la seguente: per gli uomini Stefan Wyss (SUI), Idris Birch (GBR) e Xevi Bonet Dalmau (ESP) e per le donne Seiko Fukuoka Naville (FRA), Silvia Buzzi Ferraris (ITA) e Kari Ellis (AUS)

Classifica generale provvisoria, in attesa degli ultimi recuperi e degli accertamenti tecnici che avverranno solo in tarda serata è la seguente:

uomini – Pierre Remy (FRA), Honorin Hamard (FRA), Duan Oro (SLO)

donne – Seiko Fikuoka Neville (FRA), Silvia Buzzi Ferraris (ITA), Kari Ellis (AUS)

squadre – Francia, Slovenia, Italia