Bolzano. Oltre 700 mamme nel 2016 lasciano il lavoro per accudire i bambini
802 le dimissioni in un anno, un centinaio i padri.
Nel corso del 2016 sono state 802 le dimissioni di madri e padri censite in alto Adige, 703 madri e 89 papà. Più del doppio rispetto ai 389 recessi convalidati in trentino, 315 mamme, 74 papà. I dati sono contenuti nella relazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Sono prevalentemente operaie e impiegate che abbandonano precocemente il mercato el lavoro rischiando di rimanere espulse a lungo. Tra le motivazioni espresse all’atto della convalida è frequente “l’incompatibilità tra l’occupazione lavorativa e l’assistenza al neonato per mancato accoglimento al nido”, o “ per assenza di parenti di supporto”, o anche “per mancata concessione del par-time.” Analizzando i profili solo due madri dirigenti hanno abbandonato l’attività. Le impiegate sono state 367 e impiegati 37, le operaie 327 e gli operai 20. “I numeri sono più alti nelle fasce medie poi i soggetti che abbandonano il posto di lavoro sanno di poter entrare successivamente in attività avendo ampia offerta di lavoro” spiega Sieghard Flader, direttore dell’Ispettorato del lavoro. Replica Oberhammer – Commissione pari opportunità – che occorrono più asili nido e un maggiore impegno da parte dei padri.
Nel corso del 2016 nel Trentino 389 dono state le dimissioni, di cui 315 le madri lavoratrici e 74 i padri. Stesso trend nel caso delle mansioni. Le impiegate sono state 174 e gli impiegati 28 , le operaie 148 e 41 gli operai. Nessuna manager e nessun manager ha lasciato il proprio posto di lavoro.