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Inizia in Alto Adige la raccolta dei piccoli frutti e della frutta a nocciolo

19 Giugno 2017

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Inizia in Alto Adige la raccolta dei piccoli frutti e della frutta a nocciolo

Un raccolto di buona qualità nonostante le gelate tardive.    

Con la Festa delle Fragole in Val Martello prende il via anche quest’anno in Alto Adige la raccolta delle fragole, che apre la stagione dei piccoli frutti e della frutta a nocciolo. Le avversità meteorologiche della primavera non hanno pregiudicato l’ottima qualità dei frutti, che possono continuare a fregiarsi del Marchio di Qualità Alto Adige istituito dalla Provincia Autonoma di Bolzano e promosso da IDM Alto Adige.

L’estate in Alto Adige è il periodo dei piccoli frutti come le fragole e i lamponi, ma anche della frutta a nocciolo come le albicocche e le ciliegie: prodotti dolci e aromatici che vengono coltivati con grande cura e passione in montagna, tanto da potersi fregiare del Marchio di Qualità Alto Adige. Il 24 e il 25 giugno in Val Martello con l’edizione numero 18 della tradizionale Festa delle Fragole si apre simbolicamente la raccolta di questi piccoli frutti, seguiti a ruota tra luglio e agosto dalle ciliegie, dai lamponi e dalle albicocche.

Le gelate notturne della seconda metà di aprile hanno creato qualche problema alle fragole. Gerhard Eberhöfer, responsabile dell’area piccoli frutti di VI.P a Laces, prevede per la stagione in corso un risultato leggermente inferiore a quello del 2016: «Ci attendiamo un raccolto di circa 400 tonnellate tra Val Venosta e Val Martello. All’inizio di giugno hanno preso il via la raccolta e la vendita: inizialmente nei negozi al dettaglio in Alto Adige e poi anche nel resto d’Italia». La raccolta delle albicocche, le “ambasciatrici dell’estate”, inizia invece alla fine del mese prossimo. Anche quest’anno purtroppo il raccolto sembra in buona parte compromesso dalle gelate, come è già accaduto nel 2016. La speranza per il 2017 è di registrare un leggero miglioramento rispetto all’anno scorso, raggiungendo le 100 tonnellate.

Più problematico si profila, a partire da metà luglio, il raccolto delle ciliegie, come afferma Reinhard Ladurner, responsabile area ciliegie di VI.P: «Le gelate di aprile hanno prodotto forti riduzioni nelle quantità. Di conseguenza è ancora presto per formulare una previsione precisa». Su un punto però è fiducioso: «Gli amanti delle ciliegie della Val Venosta potranno contare ancora su frutti di ottima qualità. Prevediamo una diminuzione del 50% rispetto al raccolto normale che si attesta sulle 500 tonnellate».

A metà luglio sarà la volta dei lamponi. Markus Tscholl, responsabile delle aste di EGMA a Vilpiano, si attende una qualità eccellente e anche per il raccolto non vede particolari difficoltà: «I lamponi hanno sofferto il freddo primaverile e sono un po’ indietro rispetto all’anno scorso. In ogni caso nel 2017 speriamo di raccogliere lo stesso quantitativo del 2016, cioè 20 tonnellate. Che sono comunque il 50% in meno rispetto agli standard degli anni scorsi». Diverso il discorso per le ciliegie: «Quest’anno a causa delle gelate primaverili il raccolto si attesterà sulle 35 tonnellate, non molto considerando che in una buona annata si raggiungono le 150-200 tonnellate». Migliore è la situazione delle fragole, simile allo scorso anno, con circa 200 tonnellate: «Hanno sofferto solo i primi fiori, per cui a giugno la produzione sarà un po’ ridotta mentre da luglio a ottobre dovrebbe tornare a essere buona e nella norma», spiega ancora Tscholl.

Il Marchio di Qualità Alto Adige viene concesso soltanto a prodotti agroalimentari la cui qualità viene attentamente controllata: è così garantito un livello nettamente superiore a quello richiesto dagli standard di legge. Tra i criteri che i piccoli frutti e i frutti a nocciolo devono rispettare c’è in primo luogo la zona di coltivazione, che deve trovarsi a una quota di almeno 600 metri s.l.m. per i piccoli frutti e di 500 metri per ciliegie e albicocche. Per fragole e lamponi non sono ammesse coltivazioni senza terra (come l’idrocoltura) o su substrati quali l’argilla espansa, la lana di roccia o il fieno. Molto severe sono anche le regole sul tipo di concimazione, sulle dimensioni e sulla dolcezza; e, per le fragole, sulla durata della coltura e la rotazione. Infine per i piccoli frutti e i frutti a nocciolo come albicocche e ciliegie, che devono essere raccolti esclusivamente a mano, viene eseguita un’analisi dei residui fitosanitari per ogni 100 tonnellate di raccolto.

Foto/© IDM / Frieder Blickle