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Bolzano. Maternità, libertà di parto, chiedono i Verdi, anche al di fuori delle strutture clinico-sanitarie

6 Giugno 2017

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Bolzano. Maternità, libertà di parto, chiedono i Verdi, anche al di fuori delle strutture clinico-sanitarie

Un disegno di legge per chiedere sostegni economici per una effettiva libertà di parto

In occasione della Giornata internazionale del parto in casa, il Collegio delle ostetriche dell’Alto Adige ha ribadito con forza che la libera scelta del luogo in cui partorire deve essere maggiormente sostenuta. Il diritto a un parto autodeterminato fa parte dei diritti umani e deve essere garantito a tutte le donne, le quali devono poter essere libere di scegliere dove e con chi mettere al mondo le proprie figlie e i propri figli.

Questa problematica viene affrontata dal gruppo consiliare Verde della provincia di Bolzano che fa presente come in Europa esistano diverse offerte per le partorienti. Oltre agli ospedali e alIa propria dimora, si sono sviluppati laboratori di ostetriche, case parto o punti nascita annessi alle cliniche. In Italia, in Lombardia, Marche ed Emilia-Romagna esistono regolamenti a livello regionale sulle case parto e della nascita. Nulla di simile in Alto Adige Südtirol dove, osservano i Verdi “siamo ancora in attesa della realizzazione di simili possibilità alternative che permettano alle donne di partorire al di fuori dell’ospedale in piena sicurezza”.

Preso atto di ciò, il Gruppo Verde in Consiglio provinciale ha consegnato un disegno di legge volto ad allargare il contributo pubblico, come contributo a un maggiore rispetto della libertà di scelta. A tutt’oggi, infatti, il già misero contributo di 516€ viene concesso solamente se si tratta di un parto in casa, ma non nel caso il parto avvenga in un altro luogo. “A noi non sembra essere un vero sostegno – dichiarano i proponenti del disegno di legge –  a un parto al di fuori delle strutture clinico-sanitarie e questa situazione va cambiata. Siamo proprio curiosi di vedere se la promessa dalla politica sanitaria di porre “la persona al centro” riguardi anche la libertà di scelta nel parto.”