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SONORA700 – Sette concerti per sette secoli

20 Maggio 2017

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SONORA700 – Sette concerti per sette secoli

31.05-21.06.2017

Sette secoli di storia e di musica condensati in un programma musicale d’eccezione, alla scoperta di alcuni tra i luoghi più suggestivi di Merano: questo è Sonora700, la rassegna che dal 31 maggio al 21 giugno animerà la scena musicale meranese. 

La stagione ideata da Marcello Fera quasi 15 anni fa e promossa dall’Associazione Conductus, si trasforma in un festival in occasione dei festeggiamenti dei 700 anni della città di Merano: sette concerti, uno per ogni secolo, racconteranno in musica alcuni degli avvenimenti salienti della storia della città e del mondo con cui si deve confrontare.

Dalla stesura dell’ordinamento civico nel 1317 alla vertiginosa evoluzione tecnologica del ‘900 i programmi ideati per il festival si configurano come un dialogo continuo tra il presente e la storia, la musica ed altri fatti umani, in un percorso pensato per interessare, divertire, guadagnare senso e profondità di sguardo.

Protagonista del progetto è l’Ensemble Conductus, che per quasi vent’anni ha regalato alla città musiche nuove e antiche, abbracciando la sua vocazione di promotore di nuove esperienze d’ascolto. Conductus, sotto la guida del compositore e violinista Marcello Fera, ha infatti contribuito a rendere Merano un centro di produzione musicale, oltre che di importazione, creando nuovi progetti e nuove musiche poi replicate in altre importanti sedi concertistiche in Italia e all’estero.

Il progetto è patrocinato dal Comune di Merano e sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dalla Regione Trentino Alto Adige, insieme al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, Cassa di Risparmio Maia Alta, Alperia e l’associazione Kunst Meran/Merano Arte.

Oltre ad offrire un’esperienza d’ascolto unica nel suo genere, Sonora700 permetterà al pubblico di riscoprire luoghi di grande fascino, spesso poco conosciuti, come il Castello Principesco o la Chiesa delle Dame Inglesi. Un viaggio nei tesori nascosti della città che riuscirà anche a ridare vita e voce ad alcuni preziosi strumenti della collezione civica conservata al Castello Principesco di cui in particolare i flauti costituiscono un patrimonio di grande importanza. Per ogni appuntamento di Sonora uno di questi strumenti tornerà a far udire la sua voce dopo secoli di silenzio.

La rassegna si aprirà il 31 maggio con il concerto inaugurale, al Teatro Puccini alle ore 20.30. Sarà protagonista l’Ensemble Conductus in formazione di orchestra d’archi, diretta da Marcello Fera, con alcuni ospiti d’eccezione: innanzitutto il trio Samvad, costituito da Virginia Nicoli, Igino Brunori e Ciro Montanari, specializzati nella musica su strumenti della tradizione indiana Dhrupad, nonché il soprano Gaia Mattiuzzi, cantante versatile che si muove con bravura tra generi diversi e infine il compositore e musicologo Marco Lenzi, presente sia con un suo brano che in un dialogo pubblico con Marcello Fera che avrà luogo durante il concerto. Ars Nova, questo il titolo del concerto, è una riflessione musicale sull’idea del “nuovo” in diverse epoche e culture.

Seguirà un concerto molto speciale, nella suggestiva cornice del Castello Principesco, il 2 giugno sempre alle ore 20.30, affidato al Pinzimonio vocale, raffinato ensemble vocale della Val Badia specializzato nel repertorio rinascimentale e del primo barocco. Il concerto si muove tra Quattro e Cinquecento con musiche di Orlando di Lasso, Heinrich Isaac e altri compositori tedeschi ed italiani. Il Lanzichenecco innamorato metterà dunque a confronto il mondo germanico e il mondo latino in epoca rinascimentale attraverso le voci del Pinzimonio accompagnate da un quartetto di flauti capitanato da Lorenzo Cavasanti, che per l’occasione utilizzerà anche gli strumenti conservati nella collezione civica del Castello Principesco. 

Questo concerto esclusivo vuole essere un’occasione per tutti coloro che vogliano sostenere il festival calandosi nei panni dei mecenati del passato. Il biglietto potrà essere acquistato tramite un’asta, la cui offerta base è di 100 euro. Per fare un’offerta è possibile contattare il numero 0473212643 oppure scrivere all’indirizzo info@kunstmeranoarte.org. Oltre al biglietto del concerto i vincitori dell’asta avranno diritto anche ad un abbonamento all’intera programmazione del festival.

Il 6 giugno, al Palais Mamming, sarà invece ospite di Sonora il duo formato dalla flautista Anne-Suse Enßle ed il percussionista Philipp Lamprecht, accompagnati per l’occasione da Wolfgang Praxmarer al liuto e dal soprano Cordula Stepp. Il Duo Enßle-Lamprecht, nato nel 2008 a Salisburgo, da nove anni si dedica ai due poli “opposti” della musica medievale e della musica contemporanea, proponendo incessantemente opere inedite. Anche in occasione di Contadini e Streghe, terzo concerto di questa rassegna, l’eclettico duo si sposterà dalle musiche antiche a brani contemporanei intorno al tema del corpo come unico strumento di potere per i contadini delle rivolte, e per le streghe perseguitate tra Cinque e Seicento. Il concerto è dedicato a Peter Oberdörfer, scrittore e animatore culturale meranese recentemente scomparso che alla “strega” Anna Jobstin dedicò un bel testo presente in programma.

Superato il rinascimento Sonora si getta a capofitto nel secolo delle conquiste coloniali e dell’esplorazione del Nuovo Mondo. Lusitalma è un concerto “esotico”, che attraverso i brani di compositori spagnoli e portoghesi del periodo coloniale e le musiche della tradizione capoverdiana ripercorre le rotte del commercio degli schiavi, dall’Africa a Capoverde, da dove parte la lunga traversata per il Nuovo Mondo. Ospite d’eccezione Nancy Vieira, cantante capoverdiana con cinque dischi al suo attivo, per la prima volta a Merano, che si esibirà con l’Ensemble Conductus diretto da Marcello Fera. Il concerto si terrà l’8 giugno alle 20.30 nella splendida cornice dell’ex Cafè de Paris (l’attuale New Sporting Center), un luogo inedito che merita di essere riscoperto dal pubblico meranese.

Dal Seicento si passa al Settecento con Europa 1767, un programma interamente dedicato ad opere scritte nel 1767, anno della morte di G. Ph. Telemann ed immaginario spartiacque tra il barocco e lo stile classico che si definirà negli anni a venire con la nascita della sinfonia e della forma sonata. Per questa occasione l’Ensemble Conductus con strumenti d’epoca sarà diretto da Vanni Moretto, ideatore del programma, importante figura nel campo della musica antica in Italia. Il concerto che vedrà ancora presente come solista il flautista Lorenzo Cavasanti si terrà lunedì 12 giugno nella Chiesa della Dame Inglesi, un altro prezioso luogo meranese visitato dal festival, altrimenti inaccessibile.

Muovendosi verso il presente e verso la fine della rassegna troviamo un concerto per gli amanti della musica da camera, con un repertorio che rende giustizia al secolo che celebra con i suoi tre capisaldi: Dvorak, Ravel e Kodaly. Al Teatro Puccini il 17 giugno, ore 20.30, sarà protagonista il trio costituito da Filippo Faes al pianoforte, Daniel Guedes al violino e Alexander Hülshoff al violoncello. Il programma dal titolo Dream and Nation ritrae il secolo della Merano cosmopolita, secolo in cui dalle aspirazioni dei romantici maturano le idee di popolo e nazione, a cui la musica non resta indifferente.

La rassegna si chiude con l’ultimo concerto, nuovamente nella Chiesa delle Dame Inglesi, il 21 giugno alle ore 20.30. Questo viaggio musicale nel tempo si conclude con il secolo più mutevole che ha visto il passaggio dall’industria pesante alla realtà virtuale; da qui il titolo Metamorphosis, che rende conto della continua mutazione dell’uomo contemporaneo. Il programma, incentrato soprattutto sulle musiche del più recente passato e della contemporaneità, sarà eseguito dall’Ensemble Conductus al suo completo, diretto da Marcello Fera, e vedrà esibirsi come solisti Veronika Egger al violino e Nathan Chizzali al violoncello, membri ormai di lunga data dell’ensemble, oltre a Stefano Valla al piffero. Il concerto, in collaborazione con Merano Arte, vede anche l’esecuzione di SPOR, brano composto alcuni anni or sono su commissione dell’ensemble Conducus dal compositore altoatesino Albert Mayr, in memoria del padre, martire del nazifascismo beatificato quest’anno dalla chiesa.