Merano. Ippodromo, i profughi risanano il muro di cinta
Pochi giorni fa sono iniziati in via Palade – per un tratto di circa 400 metri – i lavori di risanamento del muro di recinzione dell’ippodromo di Maia. I lavori vengono eseguiti dal cantiere comunale con l’aiuto di quattro profughi.
Da lunedì corso quattro richiedenti asilo – due muratori alloggiati al centro Noah di Prissiano (Mike Okojie, 40 anni, e Tudebi Iweriebor, 33 anni entrambi originari della Nigeria) e due pittori ospiti del centro di accoglienza di via IV Novembre (Musa Jallow del Mali e Saidou Niang del Senegal) sono impegnati nei lavori di manutenzione straordinaria del muro che delimita l’ippodromo di Maia Bassa da via Palade. Gli interventi di risanamento degli archi e delle strutture più elevate vengono invece effettuati dall’impresa DeFazio.
Il vicesindaco Andrea Rossi e l’assessora Gabriela Strohmer si sono detti soddisfatti di questa nuova collaborazione. “Vogliamo contribuire a far sì che queste persone possano occupare il proprio tempo in modo sensato e che abbiano la possibilità di dimostrare alle meranesi e ai meranesi di essere ben disposte a impegnarsi per una serena convivenza in città”, ha sottolineato Rossi.
“Il fatto che possano ora qui da noi – nonostante le loro drammatiche esperienze individuali – svolgere attività professionali e sentirsi parte della nostra comunità, è per loro un prezioso aiuto e rafforza la loro dignità”, ha fatto osservare Strohmer.
Sono già dieci i profughi che hanno prestato servizio per il Comune di Merano, e quindi per l’intera cittadinanza. Alcuni di loro hanno lavorato per la Giardineria comunale, altri presso il cimitero, altri ancora nelle mense comunali e per la polizia municipale. Altri quattro profughi hanno svolto attività di volontariato per l’Azienda Servizi Municipalizzati.
“Per permettere queste esperienze di lavoro e favorire l’integrazione – ricorda Rossi – nel dicembre del 2015 il Comune di Merano ha sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa con il Commissariato del Governo, la Provincia, la Comunità comprensoriale del Burgraviato, con l’associazione River Equipe e la Caritas. L’accordo prevede la possibilità che i richiedenti asilo prestino servizio volontario non retribuito presso strutture pubbliche”.
In foto da sinistra: l’assessora Gabriela Strohmer, Mike Okojie, il vicesindaco Andrea Rossi, Tudebi Iweriebor, Martino Zorzi, Konrad Kofler, il geometra del Comune Jari Cecchini e Josef Greiter.