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Bolzano. Violenza assistita in famiglia. Un convegno dedicato ai minori

19 Maggio 2017

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Bolzano. Violenza assistita in famiglia. Un convegno dedicato ai minori

Venerdì 26 maggio ore 9.00 Libera Università di Bolzano – Aula Magna

La violenza domestica, quella esercitata dietro le mura di casa, spesso per lunghi anni e quasi sempre contro le donne, ha testimoni silenziosi, inermi davanti alle violenze psicologiche, economiche, fisiche esercitate dagli adulti: i bambini. I bambini che vivono in queste situazioni familiari, pur non subendo magari personalmente le violenze, sono comunque vittime delle stesse conseguenze causate dalla violenza diretta: questo è il fenomeno che la letteratura specialistica e la pratica clinica definisce come violenza assistita. In queste situazioni i bambini, malgrado non siano nemmeno presenti alle violenze subite da uno dei genitori o alle loro liti, sentono, vedono e percepiscono “ciò” che accade intorno a loro, colgono le emozioni e le sofferenze che vivono i genitori; sono spettatori di paure, tensioni, minacce, segni fisici di violenza che possono subire le persone adulte.

I traumi causati dalla violenza assistita spesso non sono immediatamente visibili e rilevabili, i segnali e i sintomi manifestati dai bambini non sono facili da interpretare, un fattore importante è anche l’età in cui il bambino subisce questa forma di violenza, e la rilevazione e l’aiuto da parte dei servizi non è mai semplice, per quanto assolutamente necessario e importante.

Per favorire quindi una conoscenza del fenomeno e dei meccanismi implicati, la Rete dei servizi contro la violenza alle donne della città di Bolzano, in collaborazione con la Rip. Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Bolzano e con la Libera Università di Bolzano, ha organizzato per venerdì 26 maggio un  seminario di approfondimento sul tema “Violenza assistita“.

Il seminario è suddiviso in 2 parti: la mattina, con orario 9-13.00, nell’Aula Magna della Libera Università di Bolzano si svolgerà un convegno aperto a tutt*, con contributi teorici di carattere nazionale/internazionale sui seguenti temi: la pedagogista Henrike Krüsmann della Berliner Initiative gegen Gewalt an Frauen, già autrice di molte pubblicazioni specialistiche, parlerà del fenomeno, degli indicatori per riconoscerlo e delle sue conseguenze sui minori; Claudio Foti, psicologo, psicoterapeuta, psicodrammatista , fondatore e direttore scientifico del Centro Studi Hansel e Gretel Onlus, che ha elaborato una metodologia formativa originale basata sui principi e sulla metodologia dell’intelligenza emotiva, esplorerà il mondo e il vissuto del minore, di come la vive e come la esprime; Rossella Procaccia, psicologa e già docente in alcune sedi universitarie di Milano, esaminerà il tema dal punto di vista dei genitori: i ruoli e la compromissione delle competenze genitoriali, i fattori di rischio e di valutazione dei genitori e infine Fanny Marchese, assistente sociale specialista presso il “Servizio Violenza Sessuale e domestica” dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e attiva nel CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso All’Infanzia) analizzerà più dal punto di vista dei professionisti e degli operatori come reagiscono e quali emozioni esprimono di fronte alla sofferenza del minore e soprattutto cosa può fare per aiutarlo concretamente.

Nel pomeriggio invece, con orario 14-18.00, si svolgeranno 4 workshop di approfondimento rivolti in particolare ai servizi della città di Bolzano che fanno parte della Rete cittadina; i workshop saranno guidati sia dai relatori del convegno che da esperti/e territoriali e svilupperanno le tematiche affrontate nella mattinata da un punto di vista più operativo, cercando quindi di evidenziare potenzialità e criticità nella pratica quotidiana degli operatori e di ricercare strategie di collaborazione e integrazione tra servizi e professionalità diverse, nell’ottica di migliorare la risposta ai bisogni espressi dai/le minori in situazioni di violenza assistita intrafamiliare.

La giornata sarà un’occasione di approfondimento e di formazione per operatori sociali e sanitari, per insegnanti e altre istituzioni, servizi e organizzazioni private, per guardare alla violenza assistita sempre dal punto di vista dei più piccoli, con il focus puntando sempre sul minore, e per elaborare esperienze e metodologie di intervento per venire loro in aiuto, oltre che per accrescere la consapevolezza dei genitori. Per superare le errate convinzioni che i bambini non percepiscano, non capiscano e non subiscano le conseguenze della violenza subita da un genitore, per non sentire più frasi, che spesso suonano come alibi: “mio figlio è troppo piccolo per capire e rendersi conto di ciò che sta accadendo”, “è successo solo qualche volta, mentre i bambini erano in sala a guardare la tv”, “come si fa a non litigare in certe situazioni, ti provoca”.