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Bolzano. I “cappelli piumati” non vogliono suonare l’Inno di Mameli per i presidenti della Repubblica italiana e austriaca

30 Maggio 2017

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Bolzano. I “cappelli piumati” non vogliono suonare l’Inno di Mameli per i presidenti della Repubblica italiana e austriaca

Mattarella e Van der Bellen l’11 giugno a Merano per le celebrazioni della chiusura delle vertenza altoatesina non saranno ricevuti dagli Schützen.

In occasione delle celebrazioni dei 25 anni del rilascio della Quietanza liberatoria, la chiusura della vertenza sull’Alto Adige, in calendario l’11 giugno a Merano, alle quali è stata annunciata la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del suo omologo austriaco Alexander Van der Bellen, non vi sarà il tradizionale festeggiamento degli Schützen Lo ha annunciato il comandante dei “cappelli piumati” Elmar Thaler al quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung. Non è stato raggiunto un accordo con il governatore altoatesino Arno Kompatscher per quanto riguarda l’esecuzione dell’Inno di Mameli, di prammatica alla presenza del Capo dello Stato. I “cappelli piumati”, eredi delle truppe antinapoleoniche delle dell’eroe tirolese Andreas Hofer, infatti, avevano chiesto che al posto della inno italiano fosse eseguito l’Inno della gioia, simbolo dell’Unione europea. La richiesta degli Schützen – scrive il giornale austriaco – è però stata declinata e da qui il rifiuto di partecipare alla cerimonia. Pochi mesi fa aveva suscitato aspre polemiche in Alto Adige la cerimonia con la quale era stato accolto a Bolzano il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. In piazza Magnago,infatti, avevano preso parte soltanto Kompatscher e gli Schützen, ma nessun’altra autorità pubblica.