Bolzano. Brutto episodio accaduto al supermercato di via Roma ove un responsabile della vigilanza è stato aggredito da un gruppo di persone (dalla descrizione: non italiani, tutti maschi e forse qualche minorenne), sospettate d’aver sottratto merce. L’arrivo della polizia ha risolto una situazione che stava diventando incandescente. Conversando con i lavoratori dell’ipermercato (che vogliono mantenere l’anonimato) emerge una certa stanchezza mentale, unita a frustrazione. Il responsabile in servizio spiega che episodi come questi sono quasi una routine e che molto spesso è complicato intervenire. Gruppi di persone infatti, scelgono gli orari meno frequentati o a ridosso della chiusura per tentar di farla franca. Spesso, se pizzicati, reagiscono violentemente, urlando, minacciando e riempiendo di parolacce perfino eventuali vigilantes, che ovviamente non dispongono di nulla se non della parola. Complessa la situazione delle donne, spesso apostrofate senza tanti complimenti. I lavoratori del settore, episodio a parte, appaiono spaesati, quasi arresi alla continua pressione che questi atti comportano, non è loro compito infatti gestire certe criticità. A Bolzano, sono molte le commesse ed i commessi, che più o meno silenziosamente (la paura di denunciare è grande e si percepisce) si lamentano di una situazione sempre più difficile ed a tratti intollerabile. Appena fuori dal supermercato una signora fa notare che il cosiddetto “piazzale Roma” è spesso sede di bivacco e ritrovo di personaggi poco raccomandabili, specialmente la domenica. Oltre l’enfasi dei racconti un dato rimane: i lavoratori del settore non si sentono tutelati come dovrebbero, costretti a volte a trasformarsi in operatori sociali, compito avulso dalle loro funzioni. Dopo episodi come questo urge riflettere e metter in campo qualche soluzione concreta, non è corretto infatti, che certe tematiche siano sulle spalle delle persone che lavorano.