Elezioni in Francia, alta tensione, misure di sicurezza eccezionali.
I servizi segreti temono violenze urbane sia durante il voto che in fase di spoglio.
E’ un voto blindato quello di oggi in Francia per il primo turno delle presidenziali, a tre giorni dall’attacco sugli Champs-Elysées a una pattuglia della polizia. In un clima di tensione e massima sicurezza, sono aperte da questa mattina alle 8:00 le urne per il voto presidenziale in Franci. Circa 47 milioni di cittadini sono chiamati a votare per la scelta tra 11 candidati. I sondaggi della vigilia danno in pole position il leader del movimento En Marche! Emmanuel Macron e la candidata dell’estrema destra Marine Le Pen.
Lo conferma una circolare segreta dei servizi francesi, pubblicata in esclusiva dal quotidiano Le Parisien. Nella nota “confidenziale”, al primo posto fra i rischi previsti c’è “la minaccia jihadista, costante e sostanziale”. Per questo, nei seggi, considerati i luoghi più vulnerabili domani, si definisce “indispensabile la presenza della polizia all’apertura”, con un contatto permanente anche “nelle prefetture e nei luoghi di spoglio”. Per avere uomini a sufficienza sono stati predisposte “restrizioni nei permessi” di polizia, gendarmi e militari.
Previsto anche il rischio di , “violenze urbane per raduni più o meno importanti dopo l’annuncio dei risultati”, in particolare se dovesse risultare qualificata al ballottaggio la coppia Le Pen-Melenchon. Infine, incombe la minaccia informatica, in vista della quale è stato “rafforzato” lo scudo anti-hacker del ministero dell’Interno.