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Bolzano. Tullia Socin, Bolzano non dimentica.

7 Aprile 2017

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Bolzano. Tullia Socin, Bolzano non dimentica.

Il Marinaio, “oggetto del mese di aprile” in mostra al Museo civico.

Intellettuale e artista, Tullia Socin è parte della Bolzano del Novecento. Era nata nel 1907 nella Bolzano allora in espansione, la città del Gründerzeit del leggendario sindaco Perathoner, nella quale anche la piccola minoranza di cittadini italiani trovava buone possibilità di affermazione. Era nipote del noto costruttore di fisarmoniche Fidel Socin che era arrivato nel 1871 dalla Val di Non a Bolzano, dove era riuscito con gli strumenti della premiata ditta “Fidel Socin” a ottenere fama internazionale e una certa agiatezza, come testimoniato dalla bella casa borghese ancora oggi esistente in via Cassa di Risparmio. Nel 1975, dopo la morte del marito, Tullia aveva fatto definitivamente ritorno nella sua città natale, per trascorrervi gli ultimi anni di vita. Morì nel 1995.

La produzione artistica della coppia si sviluppa tra gli anni ’20 e gli anni ’70, un lasso di tempo contrassegnato dal totalitarismo del regime fascista, dalla catastrofe della Seconda guerra mondiale e dalla ricostruzione del dopoguerra, poco rappresentato nelle collezioni artistiche e storico-culturali del Museo Civico. Si è quindi ritenuto opportuno mettere a disposizione della Fondazione Socin una sala all’interno del percorso espositivo del museo, riaperto parzialmente al pubblico nel 2011. Con poche opere attentamente selezionate è stato possibile proporre al pubblico due esperienze artistiche paradigmatiche del XX secolo, ossia di un’epoca carica di tensioni, in cui si sono verificati anche a Bolzano cambiamenti radicali e conflitti politici.

In quest’ottica la collaborazione con la Fondazione Socin equivale a un primo passo verso l’attualizzazione del contenuto del Museo Civico di Bolzano per farlo diventare un luogo in cui non si conservano solo oggetti di un passato antico, ma vengono anche considerati – in linea con una tendenza in atto nella museologia contemporanea al di qua e al di là delle Alpi – anche aspetti più attuali della realtà cittadina.