“La riconciliazione è il programma quaresimale più importante”.
Oggi, mercoledì delle ceneri, iniziano i 40 giorni di penitenza della Quaresima, periodo di preparazione alla festa della resurrezione di Cristo.
“Oggi veniamo sollecitati a riflettere sulla caducità della vita e delle cose terrene,” ha detto il vescovo Ivo Muser nella sua omelia nel Duomo di Bolzano. Infatti, la Quaresima inizia con un segno forte, quello delle ceneri. La cenere utilizzata per segnare il capo si ricava dai rami di ulivo delle Palme dell’anno precedente. La cenere riconduce dunque a Gesù, che a Pasqua è proclamato il Vincitore. Per questo motivo i credenti sono segnati sul capo con una croce, segno di speranza e di salvezza.
Nell’omelia mons. Muser ha richiamato al fatto che né un rito penitenziale, né un periodo liturgico di penitenza siano sufficienti alla conversione, poiché si tratta di un atteggiamento concreto che il Mercoledì delle ceneri viene espresso con “Convertitevi al Signore, vostro Dio!”
“La riconciliazione è il programma quaresimale più importante. Senza la disposizione al perdono ogni proposito penitenziale è vano e rappresenta un modo sottile per rimanere chiusi in se stessi”, ha detto il vescovo.
Il segno centrale che accompagna tutto il periodo di Quaresima è la croce. Per questo motivo il vescovo ha posto la domanda se possano esserci simboli religiosi nei luoghi pubblici. “La croce non è principalmente un segno di una cultura o di solidarietà umana”, ha detto il vescovo, aggiungendo: “È soprattutto segno della fede nel Signore fatto uomo, crocifisso e risorto.”
Nel mezzo della Quaresima si terrà la beatificazione di Josef Mayr-Nusser. Il vescovo Muser lo ha ricordato nell’odierna omelia come “Testimone di Gesù Cristo” facendo riferimento alla Lettera pastorale, che si intitola “Formare la nostra coscienza con Josef Mayr-Nusser” e che è stata ufficializzata oggi.