Bolzano. Processo terrorismo islamico, eccezionali misure di sicurezza.
Cellula meranese, sei presunti terroristi devono rispondere idi associazione con finalità di terrorismo con l’aggravante della transnazionalità.
Processo oggi in assise a Bolzano a sei presunti terroristi islamici sotto inchiesta nell’ambito dell’indagine dei Carabinieri che a Merano avevano individuato una cellula “dormiente”. Si tratta della seconda parte dell’inchiesta che ha già portato alla condanna in primo e secondo grado della parte del gruppo considerato più pericoloso.
Eccezionali le misure di sicurezza adottate a Bolzano questa mattina. Per scongiurare eventuali azioni violente è stato chiuso il parcheggio sotterraneo in piazza tribunale ed è stata spiegata un’imponente la presenza delle forze dell’ordine.
Tra i sei imputati, la figura più celebre è quella del ìmullah Krekar, 59enne curdo irakeno, incarcerato in Norvegia nell’ambito di una operazione internazionale anti terrorismo. Dopo l’arresto di Krekar, in Norvegia, alcuni membri della cellula meranese, in seguito a intercettazioni telefoniche, furono ritenuti in contatto con due presunti terroristi islamici stanziali in Inghilterra con i quali veniva progettato di attaccare ambasciate occidentali in Europa e oltre, o di rapire il “capo di un’ambasciata britannica” per ottenere il rilascio di Krekar dalle autorità norvegesi.
L’indagine dei Carabinieri del Ros sulla cellula di Merano aveva messo in luce che il gruppo meranese aveva in animo di pianificare da Merano vere e proprie operazioni di terrorismo internazionale. Il gruppo avrebbe avuto ramificazioni in Europa e in Medio Oriente e il fine sarebbe stato quello di rovesciare il governo iracheno per sostituirlo con uno stato teocratico fondato sulla sharia islamica. Per questo scopo i membri si dichiaravano disposti anche al martirio.
I sei presunti terroristi islamici stamane sotto processo a Bolzano devono rispondere del reato di associazione per delinquere con l’aggravante della trans nazionalità.