USA. Nuove sanzioni contro l’Iran, Trump sempre più duro.
Lo staff del Presidente annuncia anche cambiamenti nei rapporti con Cuba.
In seguito al recente test missilistico di Teheran, il dipartimento al tesoro americano ha annunciato nuove sanzioni contro l’Iran. Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif ha risposto all’annuncio americano con uno scritto su Twitter, dichiarando che l’Iran è indifferente alle minacce provenienti dall’estero. Per ora nulla di strano, però potrebbe essere rischioso per gli americani in Medio Oriente. Evidentemente Trump interpreta la politica estera in modo diverso rispetto ad Obama. Stranamente, almeno secondo i media, il nuovo capo della Casa Bianca sarebbe intenzionato a cambiare politica anche nei confronti degli alleati israeliani. Lo staff del Presidente ha fatto sapere che la costruzione di nuovi insediamenti non aiuterebbe il raggiungimento della pace in Medio Oriente. Ancora però è presto per capire cosa accadrà. Prossimamente i due presidenti, Trump e Netanyahu si incontreranno a Washington per discutere di tante questioni, anche della politica degli insediamenti. E solamente allora sarà possibile comprendere i rapporti politici tra gli Stati Uniti ed Israele. Tra Mosca e Washington le cose non sembrano andare benissimo. Dopo i primi momenti di intesa tra le due super-potenze dopo l’investimento ufficiale di Donald Trump, l’ambasciatore degli Stati Uniti all’ONU ha condannato le azioni aggressive dei russi. Le sanzioni alla Russia per l’annessione della Crimea non saranno ridotte, almeno per ora. Trump è presidente da poco, ma a quanto pare è intenzionato a cambiare tutto. Anche i rapporti con Cuba cambieranno. Inoltre, il Presidente americano ha deciso di ridimensionare le regole volute da Barack Obama dopo la grande crisi finanziaria. Come fanno sapere i media americani, Trump in quattro e quattr’otto ha sospeso il cosiddetto “ruolo fiduciario” che richiede agli advisor di conti pensionistici di lavorare nel miglior interesse dei loro clienti. Beh, l’America sta cambiando, e non è detto che sia un bene.