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I cestini pubblici usati come mini-discariche private?

21 Febbraio 2017

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I cestini pubblici usati come mini-discariche private?

Nuova campagna di sensibilizzazione a Bressanone.       

Recentemente numerosi cestini pubblici nel territorio della città di Bressanone sono stati dotati di un cartello con la seguente dicitura: “Questo cestino NON è una discarica personale. Non conferire rifiuti domestici”. Si tratta della campagna di sensibilizzazione intrapresa da ASM Bressanone Spa e dalla Polizia Municipale di Bressanone per la riduzione dello smaltimento illegale dei rifiuti.

Wolfgang Plank, il direttore generale di ASM Bressanone Spa, spiega: “Quando – nonostante uno svuotamento quotidiano – i cestini pubblici sono stracolmi e si vedono sacchetti pieni posizionati sopra gli stessi, significa che qualcuno ha pensato bene di smaltire qui i propri rifiuti domestici, forse con l’idea errata di risparmiarsi i costi per lo smaltimento. Ma i cestini pubblici non sono una mini-discarica privata e questo comportamento viene considerato come smaltimento illegale, con costi supplementari per l’intera collettività.”

In alcuni cestini siti sulle strade, marciapiedi e piazze di Bressanone si può trovare fino al 40% di rifiuti domestici. In questo modo si perde la funzione originaria degli stessi, consistente nella raccolta di piccoli rifiuti residui occasionali.

“Su incarico del Comune di Bressanone, agenti ambientali della polizia municipale controllano quotidianamente, in tutto il territorio cittadino, il corretto smaltimento di rifiuti ed escrementi canini. In futuro, questi controlli saranno intensificati. Chi viene colto in flagrante, sarà sanzionato con una multa di 60 Euro“, spiega il Vicecomandante della Polizia Municipale di Bressanone, Gernot Wieland.

Lo smaltimento illegale dei rifiuti causa costi supplementari per tutti i cittadini. “Lo svuotamento dei cestini stracolmi infatti richiede molto tempo e comporta costi elevati. Questi costi supplementari si ripercuotono sull’intera comunità, confluendo nella quota fissa per lo smaltimento dei rifiuti. E la quota minima viene addebitata ad ogni utenza indipendentemente dai rifiuti effettivamente prodotti”, afferma Michele Bellucco, il responsabile dei servizi ambientali di ASM Bressanone Spa.

“Un nucleo familiare composto da una persona paga appena 96 Euro all’anno di tariffa rifiuti tra quota fissa e quota minima obbligatoria. Si tratta di 26 centesimi al giorno! Pertanto lo smaltimento illegale non è assolutamente il modo giusto per risparmiare. Al contrario: il cittadino che si dedica ad un’accurata raccolta differenziata di plastica, brik e lattine e smaltisce correttamente i rifiuti residui, pagherà poco più della quota minima,“ dice Michele Bellucco.

Nelle prossime settimane i cartelli compariranno su altri cestini della città. Il messaggio è chiaro: i cestini pubblici NON sono una discarica personale e chi viene colto in flagrante sarà sanzionato.

In foto: (d. s. a. d.) Reinhold Mair (Coordinatore dei Servizi ambientali di ASM Bressanone Spa), Michele Bellucco (Responsabile dei Servizi ambientali di ASM Bressanone Spa), Gernot Wieland (Vicecomandante della Polizia Municipale di Bressanone)