Bolzano. Areale ferroviario, come sarà la città del futuro.
Suggerimenti, idee, proposte al Sindaco e ai cittadini sul progetto dell’areale ferroviario dal Gruppo di lavoro del Partito democratico.
Un articolato documento sui temi dell’Urbanistica e del Territorio viene presentato dal Partito Democratico al Sindaco, all’Amministrazione Comunale e al dibattito cittadino, per offrire alcuni spunti sul grande progetto dell’areale ferroviario, così centrale e il cui fine, si legge nel documento, e “di contribuire ad accelerare il processo per la chiusura dell’Accordo di Programma”. Appongono la firma al documento i membri del Gruppo: Juri Andriollo, Carlo Azzolini, Carlo Bassetti, Paolo Berlanda, Rosita Izzo, Stefano Fattor, Peter Morello, Stefano Pagani, Maria Chiara Pasquali, Michele Stramandinoli
La chiusura dell’Accordo di Programma e del successivo bando per l’attuazione di questo grande progetto è prevista entro quest’anno, “dopo 17 anni dalla prima idea di Ferroplan, dopo 11 anni dal primo Accordo quadro tra Comune, Provincia e Gruppo FS, dopo 10 anni dalla fondazione della società Arbo SpA, dopo 6 anni dalla conclusione di un concorso internazionale, dopo 3 anni dalla conclusione della progettazione e approvazione del Masterplan dell’Areale cui è seguita l’Intesa preliminare tra Comune, Provincia e FS, dopo avere incaricato Advisor internazionali per il supporto alla preparazione del bando di gara.”
Nonostante tutto questo sia il risultato di innumerevoli passaggi tecnici e politici di Giunta (comunale e provinciale), Commissioni, Consiglio, Documenti politici programmatici, Presentazioni pubbliche, Dibattiti tra esperti, Seminari, poco si è ancora approfondito – si legge nel documento- a livello di dibattito politico cittadino. L’amministrazione comunale dovrà prendere importanti decisioni prima della chiusura della Relazione degli Advisor, che sarà la base del successivo Accordo di Programma. Riflessioni e discussione che porteranno, alla fine dell’anno alla pubblicazione del bando.
L’areale viene definita un’occasione unica “per riequilibrare il futuro sviluppo del capoluogo, attraverso una grande riconfigurazione del sistema della mobilità urbana ed extraurbana, e per dare risposta alla nuova domanda insediativa che dal dopoguerra è sempre stata soddisfatta nell’espansione della città verso sud-ovest.
Il Gruppo di lavoro del Pd sottolinea con decisione l’importante e necessaria unitarietà dell’operazione, unica opzione reale sotto il profilo economico-finanziario per la concreta fattibilità realizzativa dell’intero progetto che, con lo spostamento del tracciato ferroviario, rivoluziona anche il sistema delle infrastrutture della mobilità cittadina e provinciale.
L’edilizia residenziale agevolata preso in esame nel documento. “Dai documenti in nostro possesso – leggiamo – si evince la previsione di costruire circa 1.200 alloggi di cui dall’65%al 85% destinati al mercato privato e dal15% al 35% all’edilizia sociale. Per ora non è prevista esplicitamente una quota destinata alla cooperazione. Si ritiene invece fondamentale destinare anche ad essa una quota nell’Areale, non solo per garantire la mixitè sociale ma anche per tutelare la riuscita commerciale dell’operazione privata. Gente attira gente e laddove una quota di occupazione degli alloggi fosse garantita ci sarebbero maggiori possibilità di vendere il rimanente 70% sul mercato libero.” Inoltre la realizzazione di alloggi nell’areale eviterebbe l’utilizzo di verde agricolo in direzione sud, oltre via Resia, operazione di assai critica fattibilità. Si fa inoltre presente che da parte dell’ Assessorato provinciale all’Edilizia Agevolata si stanno programmando gli investimenti per i prossimi anni. Parrebbe esserci quindi l’occasione, e le risorse pubbliche specifiche per poter garantire a quanto sopra tratteggiato la necessaria sostenibilità economico-finanziaria. “Nel disegnare la città del futuro è inoltre importante che trovino spazio anche modelli innovativi della residenza. E’ utile prevedere la realizzazione strutture di co-housing che affianchino la realizzazione della residenza”.
Urbanizzazioni primarie. Nel Piano di attuazione – riferisce lo studio – sono elencati gli importi di 35 milioni previsti per la viabilità su gomma e per il verde pubblico. Importi, che però vengono ritenuti sottostimati. La verifica di tali importi nella relazione degli Advisor dovrà essere validata dall’Ufficio Infrastrutture del Comune. Si tratta di garantire l’adeguato standard nella progettazione e realizzazione di quello che poi rappresenterà il cardine della vita della nuova parte di città, ovvero gli spazi pubblici e di aggregazione.
Oneri dell’investitore. “Risulta chiara la legittima necessità di garantire la corretta marginalità all’intera operazione, in modo da rendere attrattivo l’investimento, condizione necessaria per il successo dell’operazione stessa. Schematizzando risulta chiaro, quindi, che l’investitore riceva le aree ferroviarie in cambio della realizzazione del nuovo impianto e che sostenga, con questo, anche gli oneri per l’esproprio delle aree private necessarie a realizzarlo. Oggi non è ancora chiaro quali ulteriori oneri saranno a suo carico. Seguirà pertanto una verifica e presidio da parte del Comune per una distribuzione di costi e benefici pienamente corretta e bilanciata.
Gli spazi pubblici – ideazione, comunicazione, partecipazione. Si ritiene necessario attivare un processo di comunicazione e collaborazione cittadina per la costruzione condivisa degli spazi pubblici che non si limitino soltanto alla funzione di passaggio ma anche “di forte connessione con la città consolidata” e che includano altre funzioni come parte integrante del percorso. Quindi si pensa alla è l’istituzione di un Urbancenter, luogo fisico nella città ma anche sistema integrato e multimodale di comunicazione e partecipazione necessario al raccordo tra soggetto pubblico, soggetto attuatore e cittadinanza.
Urbanizzazioni secondarie . È prevista fatta salva la piscina olimpionica coperta, il centro culturale giovanile e il centro anziani che hanno un’utenza cittadina non strettamente legata ai residenti del nuovo quartiere (4000 nuovi bolzanini, in gran parte giovani)
.Varietà edilizia Saranno garantite la qualità e la varietà architettoniche giacché, scrivono gli esponenti del Partito Democratico “’omogeneità in edilizia significa monotonia che si può evitare imponendo semplici accorgimenti procedurali. Garantire la varietà edilizia è un dovere dell’amministrazione così come suo interesse (e interesse della comunità che rappresenta) è non negare a priori la partecipazione delle imprese e dei progettisti locali all’esecuzione dei singoli progetti che lo sviluppatore che si aggiudicherà il bando realizzerà.
Centro commerciale Nella cubatura prevista inizialmente per il centro commerciale non ci sono nuove indicazioni di destinazioni d’uso possibili
Teleriscaldamento Nei documenti si parla genericamente di “teleriscaldamento” a cui il nuovo quartiere dovrebbe allacciarsi. E’ importante che si specifichi che tale teleriscaldamento deve essere collegato alla rete cittadina esistente e che non sia un’isola di teleriscaldamento riservata al quartiere
Bonifica Viene sollecitato una approfondimento del problema della bonifica dei terreni. Questa è una variabile– si legge nel documento – che potrebbe compromettere l’equilibrio finanziario dell’intera operazione. Ricordiamo che esistono aree a forte rischio di contaminazione (es. area Agip).
Stazione intermodale La stazione intermodale, cuore del progetto Areale, va confermata nella soluzione progettata.Confermare la stazione delle autolinee ove oggi prevista come soluzione provvisoria, costringerebbe infatti al completo ridisegno e riorganizzazione del sistema della viabilità dell’intero Areale con inevitabile conseguenza di portare fino nel cuore della città la viabilità di penetrazione da e per fuori città
Autorità’ di gestione Tra i compiti richiesti all’Advisor c’è anche quello di definire compiti e funzionamento di un’autorità di gestione a garanzia dell’interesse pubblico e delle modalità di autorizzazione delle varianti che si presentassero in corso dei lavori. Anche qui il Comune dovrà definire garanzie e procedure certe a cui potersi ancorare.