Tra poco ricorre l’anniversario dei bombardamenti a tappeto contro Barcellona ordinati da Mussolini nel marzo 1938.
A lanciare la richiesta di scuse alla Monarchia spagnola con una lettera inviata all’ambasciatore italiano a Madrid Stefano Sannino è l’Associazione spagnola della Memoria Storica (Armh). L’organizzazione spagnola Armh è impegnata da anni per aprire gli armadi nei quali la giovane democrazia spagnola nasconde ancora innumerevoli segreti sulla Guerra civile (luglio 1936 – marzo 1939) e il franchismo che ne seguì. La richiesta della Armh ci viene comunicata in un articolo di Francesco Cerri dell’agenzia giornalistica Ansa di Madrid, che riferisce il testo dell’invito che l’Associazione rivolge all’Italia. “È ora”, – scrive l’Associazione della Memoria storica spagnola – che l’Italia si assuma pubblicamente la responsabilità dell’appoggio ai franchisti nella guerra di Spagna, un’aggressione così grave contro il popolo spagnolo“, di porgere “scuse pubbliche, e di riconoscere le sofferenze delle vittime”.
La guerra civile spagnola, nota anche come “guerra di Spagna” fu una guerra civile svoltasi tra il luglio 1936 e l’aprile 1939 fra i nazionalisti (noti come nacionales), autori del colpo di Stato ai danni della Seconda Repubblica Spagnola, ed i repubblicani (noti come republicanos) composti da truppe fedeli al governo repubblicano, guidato dal Fronte Popolare di ispirazione marxista.
Tra poco, ricorda Francesco Cerri, ricorre un altro anniversario, quello dei bombardamenti a tappeto contro Barcellona ordinati da Benito Mussolini nel marzo 1938: in tre giorni i bombardieri fascisti Savoia Marchetti sganciarono 44 tonnellate di bombe sulla città. Una strage di civili ricordata nel recente documentario “Una ferita aperta” dalla giornalista Monica Uriel: 900 morti, 1.500 feriti. Vicino alla cattedrale di Barcellona, che migliaia di turisti italiani visitano ogni anno, ci sono ancora nel marmo i segni delle schegge delle loro bombe. Quello di Barcellona fu il primo attacco a tappeto della storia contro la popolazione civile di una grande città europea e una delle pagine più buie della Guerra di Spagna.