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Bolzano. Morto Kreuzer, il giudice e collezionista che ha lasciato 1500 opere alla Provincia.

16 Gennaio 2017

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Bolzano. Morto Kreuzer, il giudice e collezionista che ha lasciato 1500 opere alla Provincia.

Sedici milioni di Euro il valore complessivo delle opere d’arte e del palazzo in via Portici, donato per farne il Museo che le ospiterà.

E’ morto Josef Kreuzer, bolzanino, ex giudice, collezionista d’arte che, non più di un mese fa mese, aveva annunciato di voler lasciare in eredità alla Provincia di Bolzano la sua collezione di 1.500 opere d’arte e un palazzo storico in via Portici per  ospitare in futuro un museo per esporre la collezione. Vi sono comprese opere dal Novecento in poi, tra le quali figurano, solo per citare qualche nome illustre, Karl Plattner, Albin Egger Lienz , Fortunato Depero, Max Weiler, Ester Stocker, Hans Ebensperger e Peter Fellin.

Il presidente Arno Kompatscher e l’assessore Philipp Achammer esprimono il cordoglio, per la scomparsa del mecenate. “Con riconoscenza ricordiamo una grande figura di professionista e collezionista, che nella sua vita ha raggiunto molti prestigiosi traguardi ma che è sempre rimasto una persona modesta. La sua collezione è in egual misura espressione del suo amore per l’arte e del suo amore per la sua terra”, sottolineano Kompatscher e Achammer.

Il valore complessivo della collezione e del palazzo in via Portici ammonta a a 16 milioni di euro. Kreuzer fu il primo magistrato di lingua tedesca in Alto Adige. “Come riconoscimento per i suoi meriti e il suo generoso gesto, su proposta della Giunta provinciale tra poche settimane Josef Kreuzer sarebbe stato insignito della Croce d’onore del Land Tirolo, ma purtroppo ci ha lasciati prematuramente. Ci resta il ricordo di una persona che ha messo il suo agire al servizio della giustizia, sempre fedele alle proprie convinzioni. Con la sua scomparsa l’Alto Adige perde un grande concittadino, un esperto d’arte lungimirante e appassionato“, commenta Kompatscher. L’amore e la passione per l’arte hanno contraddistinto la sua esistenza, “e questa è la vera eredità che nell’ultimo tratto della sua vita Josef Kreuzer ha voluto condividere con l’intera popolazione dell’Alto Adige. A lui – aggiunge Achammer – dobbiamo il massimo rispetto e la massima riconoscenza. Purtroppo non gli è stato concesso di vivere la realizzazione del museo che raccoglie tutta la sua collezione, ma sentiamo come nostro impegno quello di portare avanti il suo ultimo grande progetto e di attuarlo secondo le sue intenzioni.”