Bolzano. Convenzione: riforma dello Statuto di autonomia, momento di stallo
Dall’incontro al dialogo, per evitare mine vaganti che possono esplodere in forme di emarginazione e illegalità, ha sostenuto Paul Renner.
Il Forum dei 100 è dimagrito a 60 presenze nella Convenzione per l’autonomia i cui membri si sono incontrati ieri per discutere su autodeterminazione, proporzionale, autonomia finanziaria e tributaria, economia sociale, etica, integrazione e plurilinguismo, democrazia diretta e forme di partecipazione.
La novità di ieri è stata la partecipazione di Paul Renner, in qualità di esperto, al gruppo di lavoro impegnato su integrazione dei migranti, convivenza e plurilinguismo. Anche in Alto Adige, ha sostenuto Renner, la multiculturalità è un dato di fatto. Ora dalla multiculturalità, cioè dal panorama dove sussistono molte culture, è ora di passare all’interculturalità, che vuol dire dialogo e scambio, quando talora invece di ascolto e incontro si verificano scontri e incomprensioni. Per questo obiettivo “le istituzioni devono promuovere leggi e iniziative che favoriscano l’inserimento dei nuovi cittadini e l’apprendimento delle lingue anche da parte di chi da lungo tempo vive nelle nostre città – ha detto Renner. Tra le istituzioni gioca un ruolo di spicco la Provincia cui compete lavorare affinché la legislazione aiuti il pacifico inserimento soprattutto dei giovani, che a volte appena diventano maggiorenni si trovano esposti al rischio della precarietà e della illegalità. Tra le istituzione riveste poi un ruolo importante la scuola, in tutte le sue articolazioni. Sin dalle primarie si dovrebbe puntare su un’accoglienza e accompagnamento di chi fa più fatica. Se il disagio dei nuovi cittadini viene trascurato si rischia di programmare mine vaganti che un domani potrebbero esplodere sotto forma di disagio e di emarginazione, se non di illegalità”.