Roma. Bruxelles risponde e giudica severamente la legge di bilancio
Il ministro Padoan ne dà notizia nella tramissione “Politics” su Raitre.
La lettera dell’Unione europea all’Italia sulle richieste di informazione sulla legge di bilancio 2017 è arrivata. E rileva distanze sostanziali rispetto agli impegni presi. Bruxelles spera di evitare lo scontro con Roma tuttavia non può neppure cedere su tutta linea. Dopo aver concesso nuova flessibilità all’Italia con un deficit al 2,2% contro l’1,8% non ha intenzione e nemmeno potrebbe dare il via libera a una legge di bilancio che “portando il disavanzo al 2,3% sfora ancora una volta gli accordi”. Il ministro nel corso della tramissione “Politics” su Raitre ha spiegato che la lettera di richiesta di chiarimenti della Commissione europea si concentra su alcuni aspetti della manovra. In particolare, ha detto il ministro, “le spese per il terremoto e per la pressione dei migranti“. Questi, ha osservato, sono “gli aspetti centrali” della lettera. Per quanto riguarda la questione migranti, Padoan ha ricordato che l’Italia spende soldi propri “per difendere i confini dell’Europa”.
Eppure il contenuto della lettera è duro. La Commissione chiede “spiegazioni circa la revisione degli obiettivi” di bilancio e sul “divario sostanziale emerso rispetto agli impegni presi la scorsa primavera“. “Un esame preliminare del documento programmatico per il bilancio 2017 suggerisce che il cambiamento programmato nel bilancio strutturale per il 2017, ricalcolato secondo la metodologia comunemente accolta, è negativo e molto al di sotto dello 0,6% del Pil o oltre raccomandato dal Consiglio il 12 luglio scorso“. Nella missiva che il vicepresidente della commissione Valdis Dombrovskis e il commissario agli affari economici Pierre Moscovici scrivono che l’Italia “ha beneficiato di flessibilità significativa sotto le regole del patto di stabilità sia nel 2015 che nel 2016 e parte di questa flessibilità, cioè sulla base delle clausole per gli investimenti e le riforme strutturali, era stata concessa soggetta” a una serie di condizioni: usare tali margini per aumentare gli investimenti, progredire con l’agenda di riforme strutturali, “presentare piani credibili per riprendere l’aggiustamento dal 2017”. “Sulla base di una visione comune, il governo italiano si è impegnato con la sua lettera del 17 maggio 2016 (lettera di Padoan – ndr) a riprendere il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine nel 2017 assicurando la compatibilità in linea di massima con le prescrizioni della parte preventiva del patto di stabilità, che era un fattore rilevante chiave nell’ultimo rapporto comunitario sulla violazione ‘a prima vista’ della regola del debito nel 2015”. La valutazione “preliminare” del progetto di legge di bilancio suggerisce che “il cambiamento previsto nel bilancio strutturale nel 2017, ricalcolato secondo la metodologia concordata, è negativo e ben al di sotto dello 0,6% del pil o più raccomandato dall’ecofin il 12 luglio 2016″ (si passa da un deficit strutturale al netto degli effetti del ciclo economico e delle misure una tantum dell’1,2% nel 2016 all’1,6%).La Commissione europea chiede al governo italiano una serie di chiarimenti sulla legge di bilancio entro giovedì 27 per permetterle di prenderli in considerazione nella sua ulteriore analisi”. E’ questa a conclusione della lettera che il vicepresidente della commissione Valdis Dombrovskis e il commissario agli affari economici Pierre Moscovici hanno inviato al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.