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“bye bye butterfly”, farfalle in mostra al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige

27 Ottobre 2016

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“bye bye butterfly”, farfalle in mostra al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige

 “bye bye butterfly – Farfalle locali e ospiti tropicali” è il titolo della nuova mostra temporanea del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano.

Le farfalle e la loro straordinaria metamorfosi da sempre colpiscono l’immaginario dell’uomo, tanto che la parola “psychè” in greco antico significa sia farfalla che anima. A questi colorati geni del volo – uno dei gruppi di insetti più studiati in assoluto – il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige dedica ora la sua nuova mostra temporanea, inaugurata mercoledì 26 ottobre 2016, dal titolo “bye bye butterfly. Farfalle locali e ospiti tropicali”. L’esposizione, allestita nel parterre del museo, permette di osservare questi stupendi esseri, il loro ciclo vitale e il loro ambiente davvero da vicino, con le crisalidi viventi della serra tropicale a dare un’idea dell’enorme varietà di forme e colori che li caratterizza. Come spiega la direttrice della Ripartizione provinciale Musei e dei Musei provinciali, Karin Dalla Torre, “un tema accattivante e di sicuro impatto divulgativo – le farfalle – diviene l’occasione per veicolare i positivi esiti dell’impegno del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige nella ricerca e nella conservazione di collezioni naturalistiche”.

Una mostra speciale e variopinta anche nell’allestimento, “bye bye butterfly”, dove tubi colorati attraversano lo spazio espositivo simulando le traiettorie di volo delle farfalle. Nel percorso, il volo è tra i temi portanti: leggere ed eteree, le loro ali sono veri e propri capolavori e anche la loro tecnica nel librarsi in aria è sopraffina. E nonostante l’apertura alare della farfalla più grande al mondo (l’atlante o farfalla cobra, diffusa nel sud-est asiatico e presente viva in esposizione) raggiunga quasi i 30 centimetri, la maggior parte di questi insetti è di piccole dimensioni. Grazie a fotografie a forte ingrandimento, a modelli di uova e ad elementi osservati al microscopio, chi visita la mostra può scoprire fantastici dettagli come ad esempio le squame monocolore che formano, insieme, il disegno delle ali. E ancora: il modello di un bruco e di una crisalide lasciano intuire quanto raffinati possano essere i loro meccanismi di difesa e mimetizzazione. Immagini, filmati ed esemplari preparati illustrano poi la gran varietà di forme delle farfalle e delle strategie da esse adottate.

La mostra non poteva non concentrarsi, naturalmente, sui bruchi. È noto infatti che le farfalle durante la loro esistenza attraversano diversi stadi, e quello del bruco suscita normalmente presso il pubblico molto meno successo dell’animale adulto. Durante la visita è così possibile osservare il ciclo vitale delle farfalle gettando lo sguardo sulle larve della tignola fasciata del grano (nota anche come tarma del cibo o farfallina della farina). Contestualmente si scoprirà che questi animaletti escono dalle uova in quantità assai minori a temperature inferiori ai 15 gradi centigradi. Neppure l’agricoltura ama i bruchi. Eppure il percorso espositivo di “bye bye butterfly” spiega che, senza di essi, non sarebbe possibile l’esistenza di vari animali utili all’uomo. Per esempio, da quando i bruchi sono stati fortemente decimati, stanno via via scomparendo molte specie di uccelli canori che si nutrono di insetti e, naturalmente, numerose varietà di farfalle.

Infine, la proiezione di alcuni filmati offre uno sguardo nella metamorfosi della farfalla, la sua trasformazione da bruco in adulto – un evento che, con la sua valenza simbolica, ha sempre stupito e affascinato l’essere umano. Con un po’ di fortuna e pazienza, è possibile assistere dal vivo al prezioso momento, quando dalle crisalidi di farfalle del terrario tropicale escono dei magnifici esemplari: proprio in tempo per l’apertura della mostra si schiuderanno le prime atlanti.

La mostra è visitabile fino a fine aprile 2017 tutti i giorni, tranne il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio, dalle ore 10 alle 18.
Erano presenti all’inaugurazione della mostra “bye bye butterfly” al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige la direttrice della Ripartizione provinciale Musei e dei Musei provinciali Karin Dalla Torre, il direttore del museo Vito Zingerle e le curatrici Monika Lintner e Petra Kranebitter.

Alla mostra sulle farfalle è collegato il seguente programma di contorno:

  • 5 novembre, ore 15-16.30: conferenza per bambini in lingua tedesca, nell’ambito del ciclo “Kidscience”. L’entomologo dei Musei regionali tirolesi Benjamin Wiesmair spiegherà ad esempio come funzionano i sensi delle farfalle, come fanno a volare e come riescono a sopravvivere all’inverno. Ingresso libero.
  • 19 novembre, ore 16, in tedesco e 3 dicembre, ore 16, in italiano: visita guidata alla mostra sulle farfalle per famiglie con bambini dai 6 anni in su. Dall’uovo alla larva, dalla pupa alla farfalla: questa visita interattiva svelerà le molteplici trasformazioni delle farfalle e i loro geniali trucchi e adattamenti all’ambiente. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero telefonico 0471 412964 (mar-dom, ore 10-18). Costo: 10 euro.
  • 13 dicembre, ore 17.30: visita guidata in lingua tedesca per docenti e personale specializzato delle scuole d’infanzia con l’esperto Gerhard Tarmann, fondatore e per lungo tempo direttore del Centro di ricerca sulle farfalle dell’area alpina al Museo regionale tirolese “Ferdinandeum” di Innsbruck. Partecipazione gratuita senza prenotazione.
  • 13 dicembre, ore 20: conferenza per adulti in lingua tedesca di Gerhard Tarmann dedicata all’enorme varietà della famiglia di farfalle degli Zigenidi, che Tarmann studia da cinquant’anni, e alla sua sensibilità agli inquinanti ambientali. Ingresso libero.
  • 17 dicembre. Ore 15: workshop in lingua tedesca per bambini tra i 7 e i 10 anni. I piccoli partecipanti studieranno giocando le particolarità di questi affascinanti animali e impareranno a conoscere il mondo dal punto di vista di una farfalla. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero telefonico 0471 412964 (mar-dom, ore 10-18). Costo: 5 euro.

Informazioni sull’offerta per scuole d’infanzia e scuole sono disponibili nell’opuscolo “Naturalmente interessante”, alla cassa del museo, sul sito del museo o al numero telefonico 0471 412975.

Ulteriori info: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web www.museonatura.it

Foto/Georg Kantioler