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Bolzano. Pulizia linguistica in atto, sul Renon cancellati i nomi in italiano

13 Settembre 2016

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Bolzano. Pulizia linguistica in atto, sul Renon cancellati i nomi in italiano

In consiglio provinciale il consigliere Urzì chiede spiegazioni a Kompatscher.

Sui sentieri di Renon il rispetto del bilinguismo nella segnaletica è eluso”, ha denunciato oggi con una interrogazione il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì. Ha elencato i seguenti casi di cartelli indicanti il nome del luogo esclusivamente nella lingua tedesca: Tann per Fontana, Bozen per Bolzano, Unterinn per Auna di sotto, Wengen per Vanga, Maria Himmelfarth per Maria Assunta, Klobenstein per Collalbo, Oberbozen per Soprabolzano, Corno del Renon per Rittner Horn. Cartelli, questi, tutti apposti dall’AVS, cioè dall’associazione turistica di lingua tedesca Alpen Verein Südtirol.

Questa, ha affermato Urzì, la pulizia linguistica in atto sui nostri monti. Al presidente Kompatscher con la sua interrogazione ha chiesto il ripristino del bilinguismo.

Ma la sua richiesta sarebbe però rimasta senza una risposta chiara, afferma in un comunicato Urzì.

Il Presidente è stato evasivo e deludente, scrive Urzì. L’Alpenverein, ha detto Kompatscher, sa come agire, è informato che bisogna rispettare alcuni principi. Quali? Che lungo i sentieri, recependo una intesa fra Durnwalder e l’ex ministro Fitto , i nomi di luogo, dei rii, laghetti, prati, malghe debbano essere espressi con la denominazione originale tedesca, mentre per le località vanno indicate anche le denominazioni in lingua italiana”. Il consigliere lamenta la mancanza di un giudizio di merito su quali nomi debbano essere cancellati in italiano e quali rientrerebbero in una categoria piuttosto che l’altra.

Di toponomastica nelle prossime settimane si discuterà in Consiglio provinciale perché entro i primi di ottobre – secondo le intenzioni della SVP –  dovrà essere approvata la legge che regolamenta il settore. Se ne è già discusso all’interno della SVP agli inizi di agosto e ora sarà presentata ai gruppi consiliari. Sarà una corsa contro il tempo perché il 4 ottobre la Corte Costituzionale si occuperà della legge provinciale sulla toponomastica del 2012 e allora impugnata dallo Stato.