Bolzano. Profughi, Caritas accoglienza in affanno
Disponibile maso Zeller, ma sembra che qualcuno non voglia i profughi a Gries.
Crescono le difficoltà delle associazioni che a Bolzano si occupano di trovare sistemazione ai profughi. Tra queste anche la Caritas, secondo quanto è stato comunicato dal responsabile della consulenza profughi.
La difficoltà maggiore riguarda la sistemazione dei soggetti più vulnerabili, come le donne i bambini, per le quali non ci sono strutture. Di qui la necessità di chiedere ospitalità ad alberghi di tipo economico, che però dimostrano scarsa disponibilità. Posto che si trovi l’albergo disponibile, le difficoltà permangono. Occorre l’uso di cucina che in questi casi non è disponibile e nelle mense le donne in gravidanza e i bambini hanno difficoltà ad avere un’alimentazione; ci sono problemi sanitari, dovuti a casi di scabbia e altre malattie infettive difficilmente gestibili in albergo; coppie divise per cui la donna trova ospitalità in albergo, l’uomo resta fuori e questo crea gravi conflitti nella coppia e problemi con chi gestisce l’albergo che poi non dà più la disponibilità.
È disponibile dallo scorso giugno in zona Gries Maso Zeller, che l’imprenditore Hellmuth Frasnelli ha consegnato alla Provincia il 17 giugno, gratis e per tre anni. Tranne l’arredamento, la struttura era pronta per ospitare 35-40 persone. La Provincia aveva annunciato che avrebbe dato la precedenza alle famiglie con bimbi. Dopo due mesi e mezzo si scopre che il Maso, immerso nel verde di vicolo Lageder, è ancora vuoto. Il sospetto è che qualcuno stia facendo pressione perché i profughi non arrivino a Gries.