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„Un ponte di fratellanza e di misericordia nella quotidianità”

1 Agosto 2016

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„Un ponte di fratellanza e di misericordia nella quotidianità”

Ieri, con una S. Messa solenne si è conclusa la 31a Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Oggi, i 121 partecipanti dall’Alto Adige, pellegrinaggio organizzato dalla Pastorale Giovanile, dalla Südtirols Katholische Jugend e dall’Azione Cattolica, ritornano in Alto Adige, arricchiti da incontri indimenticabili, rafforzati da celebrazioni di fede commoventi e incoraggiati dalle parole di Papa Francesco.

Highlights della Giornata Mondiale della Gioventù sono state la Veglia e la S. Messa conclusiva con il Papa. Per questo motivo i giovani pellegrini di tutto il mondo hanno dormito in un campo dopo la Veglia di preghiera e poi hanno celebrato con una S. Messa solenne il momento culmine e conclusivo della GMG.

1,6 milioni di giovani si sono ritrovati sabato presso il “Campus misericordiae” a Brzegi, distante alcuni chilometri da Cracovia e hanno trascorso molte ore in serenità e gioia. La Veglia di preghiera del Papa con adorazione eucaristica è stata organizzata molto bene: buona musica, una bella coreografia, commoventi testimonianze di vita e di fede. Con le sue parole convincenti e incoraggianti Papa Francesco è riuscito a incoraggiare i giovani e a dare loro una preziosa lezione di vita. Li ha invitati a non vivere la vita su un divano comodo, ma a calzare gli scarponcini e lasciare un’impronta di fratellanza e di misericordia.

Particolarmente commovente è stato il momento in cui Papa Francesco ha invitato tutti i partecipanti a darsi la mano per formare un “grande ponte fraterno” per il mondo.

Ieri, i giovani altoatesini hanno partecipato, insieme a circa due milioni di persone, alla S. Messa che concludeva la più grande manifestazione di giovani della Chiesa Cattolica. Al termine della S. Messa Papa Francesco ha annunciato che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà a Panama nel 2019. Il vescovo Ivo Muser, insieme al gruppo dei pellegrini dell’Alto Adige, era molto commosso dalla massiccia presenza di giovani. “Erano contenti, disciplinati e un grande segno di quello che la Chiesa deve indicare: stare insieme, superare differenze e barriere, dare speranza in un mondo che in questo momento è ferito da barriere, paure, guerre e persone che devono fuggire”, ha affermato il vescovo Muser. Oggi i pellegrini dell’Alto Adige e i loro accompagnatori fanno ritorno a casa.

Citazioni: 

“Accompagniamo i giovani per dare loro l’opportunità di avere esperienze positive di fede e Chiesa. È bello osservare come i giovani celebrano questa festa di fede, come si aprono a Dio e lo incontrano.”

(don Andreas Seehauser, decano di S. Candido, don Josef Augsten, cooperatore di Bressanone, e don Stefan Hainz, decano di Malles)

“ Per noi la Giornata Mondiale della Gioventù significa: “stare insieme”, “gioia di vivere” e “spirito di Dio”. (Martina 16 anni, Chiara 16 anni, Sofia 16 anni, Martina 16 anni, Maxi 16 anni, Mattia 33 anni, Lorenzo 23 anni e Paolo 18, tutti di Bolzano)

“Ci fa bene percepire e sperimentare la forza della fede comune.” (Christian 18 anni, Silvia 16 anni, Luca 16 anni, Christian 17 anni, di Bolzano)

“Dopo le esperienze vissute durante la Giornata Mondiale di Rio de Janeiro abbiamo deciso di andare in Polonia. Per convincere gli altri, bisogna raccontare delle esperienze, anche se è meglio partecipare ad una Giornata Mondiale della Gioventù. Piacerebbe a tutti.” (Sophia 21 anni di S. Giacomo in Valle Aurina e Alex 22 anni di Varna)