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Duro scontro tra Provincia e Sad

20 Agosto 2016

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Duro scontro tra Provincia e Sad

La Provincia vuole la cessione del programma informatico, altrimenti Sad non potrebbe partecipare alla futura gara per il trasporto pubblico.

 

Le questioni sul tavolo della trattativa sui trasporti in Alto Adige sono assai intricate e da mesi i tecnici della Provincia e della Sad stanno lavorando per sciogliere i nodi in modo che l’esito sia soddisfacente per le parti e irreprensibile per la Corte dei Conti. Ma la strada è piena di ostacoli e la tensione sta salendo alle stelle. Si discute su chi sia il titolare della proprietà del software utilizzato da tutti i vettori di trasporto altoatesini. Ora, affinché la Sad possa partecipare alle gare per il servizio, le prossime saranno nel 2018, senza godere di vantaggi competitivi, dovrebbe – secondo la Provincia – cedere alla STA, la società inhouse che si occupa di tutte le infrastrutture, la gestione dei computer di bordo, consolle e quant’altro, trasmettendo quindi il sistema della gestione dei dati alla Provincia.

Assolutamente in disaccordo la Sad, secondo la quale la gestione dei dati dovrebbe passare invece alla ST Servizi, la società dei servizi specializzata nell’informatica della mobilità, società controllata da Ingomar Gatterer, che è anche azionista di maggioranza della Sad. Il contratto per la gestione software tra STA e ST Servizi, benché pronto da mesi, non è ancora stato approvato dalla Giunta provinciale.

La settimana scorsa si è poi aggiunta una nuova contesa. La Giunta lo scorso marzo ha approvato nuove regole sulle subconcessioni, regole che in pratica favoriscono quelle piccole imprese di trasporto che hanno acquistato i bus grazie ai contributi pubblici. Sad ha contestato tale decisione annunciando che se le piccole imprese godranno di questo vantaggio la Sad acquisterà e metterà in strada altrettanti autobus – 65 per la precisione- e farà tutti i servizi. Da subito si può immaginare la concorrenza che si scatenerà tra il colosso, ovvero la Sad, e le piccole imprese.

Il 9 agosto e l’11 agosto Gatterer ha scritto al Landeshauptmann Kompatscher, all’assessore alla mobilità Florian Mussner, ai vertici della Ripartizione mobilità e per conoscenza a tutti i partiti politici rappresentati in Consiglio oltre che ai Consorzi di trasporto, due durissime lettere dove scrive tra l’altro che “da 15 anni Sad sostiene che l’impiego regolare di autobus da viaggio su linee in concessione è incompatibile con il codice della strada, ma nulla si è mosso. Tuttavia, appena abbiamo ritirato tutti gli incarichi alla ditta Silbernagl – continua Gatterer – di colpo la Provincia ha approvato le linee guida per le subconcessioni…”

Anche il nuovo consulente della Sad, l’ex governatore Luis Durnwalder, ha contestato la decisione della Provincia. È tornato in quello che per vent’anni è stato il suo ufficio e dove ora siede Kompatscher, e qui ha esposto il suo parere contrario alle decisioni adottate minacciando, se non vi si porrà rimedio, 25 milioni di risarcimento per danni.

Sul fronte politico prende posizione il consigliere verde Riccardo Dello Sbarba che ha presentato diverse interrogazioni. Ricorda che la complessa situazione è il risultato della politica adottata da Durnwalder e dall’assessore alla mobilità Thomas Widmann sulla quale urge fare chiarezza al più presto.