Gb. Ex ambasciatore Onu “gli Usa spinsero la Gran Bretagna all’azione in Iraq troppo presto. Blair voleva aspettare”
Gli Stati Uniti spinsero la Gran Bretagna all’azione militare in Iraq “troppo presto”. E’ quanto ha affermato Jeremy Greenstock, che era nel 2003 ambasciatore britannico alle Nazioni Unite, ricordando, in un’intervista alla Bbc all’indomani della pubblicazione del rapporto Chilcot che ha stabilito che la guerra in Iraq non era giustificata, come l’allora premier Tony Blair volesse una risoluzione Onu a sostegno dell’attacco. Ma questo veniva considerato a Washington “una perdita di tempo”. L’ex ambasciatore rivela quindi che Blair voleva aspettare prima di intraprendere l’azione militare, considerando che “sarebbe stato molto più sicuro” attendere altri sei mesi che gli ispettori potessero continuare il loro lavoro nella ricerca delle presunte armi di distruzione di massa.
“Allora avevo la sensazione, come l’avevano i britannici e credo l’avesse il primo ministro, che gli americani ci stessero spingendo verso l’azione militare troppo presto”, ha detto Greenstock nell’intervista all’emittente britannica. Gliamericani del resto, ha poi aggiunto, “non erano sinceri” riguardo all’impegno per una risoluzione all’Onu. “Ma il primo ministro lo era – ha detto ancora l’ex ambasciatore difendendo quindi l’operato di Blair, finito di nuovo sotto accusa dopo la pubblicazione del rapporto – perché credeva vi fosse una possibilità che Saddam si piegasse prima del ricorso alla forza militare. George Bush per un po’ fu d’accordo con lui. Ma altre persone che erano dietro Bush non lo erano e pensavano che fosse una perdita di tempo”.
Fonte: http://www.tribunapoliticaweb.it/societa/estero/2016/07/07/31919_gb-ex-ambasciatore-onu-gli-usa-spinsero-la-gran-bretagna-allazione-iraq-presto-blair-voleva-aspettare/