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Convegno su „Amoris laetitia“

6 Giugno 2016

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Convegno su „Amoris laetitia“

Il vescovo Ivo Muser e Toni Fiung invitano a un convegno in lingua tedesca sull’esortazione postsinodale “Amoris laetitia” che si terrà giovedì 9 giugno 2016 dalle ore 19 alle ore 22 presso l’Accademia Nicolò Cusano a Bressanone. P. Martin M. Lintner OSM, professore di Teologia morale e di Teologia spirituale presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone, e Roman Siebenrock, professore di Dogmatica presso la Facoltà teologica dell’Università di Innsbruck interverranno sul significato di questo documento nell’ambito pastorale.

Papa Francesco ha pubblicato l’esortazione postsinodale “Amoris laetitia” il 19 marzo 2016. Lo scritto si riferisce alle riflessioni e ai risultati del Sinodo ordinario dei vescovi relativo alle sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione.

Questo scritto del Papa è un dono per gli sposi e per le famiglie, è ricco di spunti per la pastorale e indica una via della Chiesa: nessuno deve essere escluso dalla misericordia di Dio. Il modo in cui Papa Francesco parla del matrimonio e della famiglia in questa esortazione, modifica l’approccio alla pastorale familiare. Quando parla delle crisi nella coppia, non lo fa puntando subito il dito, ma sempre menzionando tre parole importanti “differenziare”, “accompagnare” e “integrare” che caratterizzano l’intero scritto e che possono essere adottate anche nella pastorale familiare.

“In questo convegno desideriamo esprimere la ricchezza di questo documento. Quello che ci ha donato Papa Francesco è un testo molto bello e profondo”, afferma p. Martin M. Lintner. Il testo, inoltre, offre una visione nuova e approfondita del matrimonio come afferma Roman Siebenrock: “Desidero caratterizzare lo scritto come una bozza ampia, anche se non completa di un’“arte cristiano-cattolica dell’amare” nella forma del matrimonio e della famiglia nel mondo di oggi. Mi sembra che il punto centrale dell’esortazione Amoris laetitia risieda nella comprensione del matrimonio come una vocazione divina, nel vivere e nell’esplorare il matrimonio in un processo che dura tutta la vita come grazia per la Chiesa e la società”, afferma Siebenrock.