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Aziende più competitive con modelli 3D, simulazioni e rapid prototyping

24 Giugno 2016

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Aziende più competitive con modelli 3D, simulazioni e rapid prototyping

IDM: parte il progetto europeo sulla digitalizzazione della produzione

Per diventare più competitive le PMI e le industrie innovative possono ricorrere alle tecnologie digitali: da modellazione e stampa 3D, alle simulazioni al computer fino alla realtà virtuale. Per promuovere l’uso di soluzioni IT come queste nelle aziende altoatesine, IDM Alto Adige ha avviato il progetto “3DCentral” finanziato dall’Unione Europea partecipando e vincendo al bando “Interreg CENTRAL EUROPE”. In questi giorni alla sede di Via Siemens di IDM Alto Adige si sono incontrati gli 11 partner internazionali del progetto e si è svolta una conferenza sul tema “Fabbricazione digitale“ con imprese, istituti di ricerca e rappresentanti dell’amministrazione pubblica.

«Ascoltare le esperienze degli imprenditori che usano la digitalizzazione per migliorare la progettazione, la realizzazione e la manutenzione dei loro prodotti è una preziosa occasione  per le nostre aziende: durante la conferenza hanno infatti potuto toccare con mano l’immenso potenziale che si sta aprendo per l’industria manifatturiera» spiega il coordinatore del progetto “3DCentral” Johannes Brunner di IDM Alto Adige, l’azienda speciale della Provincia e della Camera di commercio dedicata all’economia. Brunner sottolinea inoltre: «il nostro compito come IDM è anche quello di spronarle all’innovazione per essere più competitive e contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati: meglio ancora se attraverso testimonianze che “parlano la loro lingua”, ovvero quella dell’imprenditoria». Partecipare a progetti internazionali come “3DCentral” offre inoltre l’ulteriore vantaggio di fare rete per avviare progetti comuni e di confrontarsi con altre realtà europee – conclude Brunner.

Sono infatti ben dieci i partner di progetto provenienti da sei Paesi europei (Italia, Germania, Austria, Ungheria, Polonia e Slovenia): dalle università alle imprese, dagli enti di finanziamento per l’economia fino alle aziende che si occupano di servizi all’economia, come IDM. All’evento, per esempio, ha partecipato in qualità di relatore Krzysztof Krzysztofiak, direttore del Krakòw Technology Park di Cracovia. Nella strategia di specializzazione della Polonia figura anche l’industria siderurgica e metallurgica e dell’ingegneria elettrica e meccanica; su questo tema, il parco di Cracovia, di proprietà statale per il 70%, offre un centro elaborazione dati per la gestione delle infrastruttura IT a servizio delle aziende (con cloud services) nonché un centro per l’elaborazione di immagini di computer grafica, una cosiddetta “RenderFarm”: «Nei laboratori, grazie ai fondi europei, mettiamo a disposizione degli utenti dispositivi di ultima generazione e consulenze specializzate per ricerca & sviluppo, testing e prototipazione di prodotti» afferma Krzysztofiak. Nei suoi 18 anni di attività, il parco polacco è arrivato ad ospitare attualmente oltre 220 tra start-up incubate aziende tecnologiche e aziende innovative.

Tra le testimonianze di aziende internazionali e altoatesine come la GKN Sinter Metals di Brunico, la Sphera3D di Bolzano e la zfx Italia di Gargazzone, Carlo Runggaldier della 3DW di Ortisei ha raccontato l’esperienza della sua azienda iniziata 10 anni fa: la digitalizzazione e una grande dose di lungimiranza e impegno hanno permesso a diversi artigiani delle sculture in legno gardenesi non solo di resistere alla crisi del loro settore, ma di cavalcarne l’onda per differenziare business e clientela. «Per 400 anni abbiamo prodotto figure sacre; poi, insieme ad altri artigiani, abbiamo colto con coraggio ed entusiasmo i nuovi stimoli e abbiamo cambiato il nostro business, adattandoci alle nuove richieste. Il nostro segreto è stato di avvalerci di nuove tecnologie, tra cui software di modellazione e scanner 3D, per supportare la nostra secolare esperienza nella lavorazione del legno, creando una perfetta sinergia tra know-how e progresso». La maestria di questi artigiani è stata premiata: attualmente infatti esportano in tutto il mondo, dagli USA al Brasile fino in Australia.

L’evento si è svolto nell’ambito del primo incontro tra tutti i partner del progetto “3DCentral” finanziato dal programma europeo Interreg Central Europe. Il progetto durerà due anni e punta sulle cooperazioni transnazionali; il fine ultimo è quello di stimolare la ricerca di soluzioni intelligenti per rispondere alle sfide delle diverse regioni europee nei settori innovazione, economia ridotte emissioni di CO2, ambiente, cultura e trasporti.

Foto/3D Central Partners