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Se non grande, sarà una piccola coalizione perché governare Bolzano è difficile

14 Maggio 2016

Se non grande, sarà una piccola coalizione perché governare Bolzano è difficile

Di Claudio Calabrese 

Dopo le amministrative dell’otto maggio, il 22 di questo mese i bolzanini potranno nuovamente recarsi alle urne per scegliere definitivamente il sindaco di Bolzano. Chi voterà potrà optare tra Renzo Caramaschi e Mario Tagnin. Considerando la composizione del consiglio comunale, sia Caramaschi che Tagnin faranno fatica a formare una giunta forte. La SVP, il partito più votato in città, ha sciolto le riserve e appoggerà al ballottaggio il candidato sindaco Renzo Caramaschi, ma per farlo ha posto una condizione chiara: niente Verdi in maggioranza. Molto probabilmente in casa SVP si è certi che Caramaschi vincerà il ballottaggio, ma sapendo che per governare bene servono i numeri in consiglio, si guarda già al dopo. Tanto è vero che il segretario della Stella Alpina Philipp Achammer auspica una coalizione del dialogo per superare i vecchi contrasti. Quindi, qualora Renzo Caramaschi riuscisse a farcela, servirebbe l’appoggio dell’attuale centro-destra, o almeno di una parte di esso. Ancora è troppo presto perché all’interno dell’ala politica accanto a Tagnin ci si sbilanci in questo senso. Prima del ballottaggio nessuno dei suoi sostenitori si mostrerà disponibile per un eventuale sostegno esterno, accordo programmatico o persino entrata in maggioranza. Anche perché andrebbe costruita dopo e non prima del ballottaggio. Ma non bisogna mai dire mai. Troppi a Roma sono stati eletti con uno schieramento politico e si ritrovano oggi in un altro in nome della responsabilità. In fondo la città ha bisogno di un governo stabile e se con i Verdi proprio nessuno intende governare, non resta che la grande coalizione o il tentativo di tirare avanti con una maggioranza risicata. In ogni modo non sarà facile fare il sindaco di Bolzano neppure sta volta.

 

 

 

 

Giornalista pubblicista, scrittore.