Le maestre della scuola dell’infanzia: “Vogliamo lavorare con dignità”
Questo lo slogan della manifestazione di protesta
La manifestazione delle maestre della scuola dell’infanzia della provincia di Bolzano svoltasi due giorni fa non è che il segnale di una situazione di disagio ormai giunta a maturazione. Sono circa 2.500 le insegnanti di lingua italiana, tedesca e ladina che svolgono la loro attività in favore di una popolazione scolastica che in questi ultimi anni ha subito profonde trasformazioni. Innanzi tutto non si stratta più di un’utenza tra i tre e i sei anni, qual è stata tradizionalmente per decenni, ma ora la fascia d’età si è allargata dai 2 e mezzo ai sei anni e mezzo, fatto al quale si affianca una maggiore complessità sociale derivante dall’accresciuta immigrazione degli ultimi anni.
Le insegnanti sono molto ben disposte nei confronti dei bambini, preparate, dotate di laurea, con una formazione professionale arricchita annualmente da corsi di aggiornamento. Settimanalmente sono 35 le ore a contatto con i bambini, alle quali si aggiunge un monte annuale di 210 ore per preparazione del materiale delle lezioni, per incontri istituzionali, e con i genitori. Ma fa parte del lavoro complessivo l’osservazione dal punto di vista psico-pedagogico dell’individualità dei bambini, la riflessione sul lavoro svolto e la successiva programmazione didattica, non da ultimo i rapporti di collaborazione con la scuola primaria alla quale si preparano ad accedere i bambini dell’ultimo anno.
Dall’autunno scorso ad oggi è maturata nel corpo insegnante della Scuola dell’infanzia la consapevolezza che il lavoro svolto non sia riconosciuto per quello che vale e la sintesi di questo disagio è l’esclamazione di Cornelia Brugger, una delle fondatrici del KAS (Kindergarten Aktuell Südtirol): “Vogliamo lavorare con dignità”.
Il gruppo, nato nel settembre 2015 è esploso nel marzo scorso ed è il promotore della manifestazione dell’altro ieri – 11.05.16 – a Bolzano, in Piazza Magnago sotto le finestre del Consiglio provinciale.
Lavorare con dignità significa per le maestre del KAS, avere classi meno numerose, disporre di più personale, accorciare la distanza dell’orario a contatto diretto con i bambini. Nella Scuola elementare sono 22 le ore a contatto diretto con gli allievi, mentre nella Scuola dell’infanzia sono ben 35.