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Aeroporto Sì, Aeroporto No

1 Maggio 2016

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Aeroporto Sì, Aeroporto No

Sarà il prossimo tema caldo, anzi caldissimo, parliamo del referendum riguardante l’ampliamento dell’Aeroporto di Bolzano che si terrà a giugno Tema delicatissimo che può spezzare in due partiti ed alleanze, i piedi di piombo sono politicamente d’obbligo. Da una parte Laives che quasi compattamente dice di no, dall’altra le valli che vorrebbero l’aeroporto “allungato”, in mezzo una Bolzano ancora tiepida. Netta l’avversione del sindaco Bianchi di Laives, sindaco che trasversalmente unisce le anime di San Giacomo, Pineta e ovviamente Laives. Dall’altra molti indecisi e qualche convinto al 100%, tanto da creare un comitato a favore dell’ampliamento, ovvero Filippo Maturi, presidente dello stesso, già in consiglio comunale di Bolzano e attualmente candidato con la Lega Nord. No al progetto ovviamente da parte di Verdi, Sinistra e Cinque Stelle. Ancora molti gli incerti in ambito politico, ma forse è bene aspettare il ballottaggio bolzanino per capire certe strategie. Tra i promotori all’ ampliamento anche il presidente della Provincia di Bolzano Kompatscher, convinto di rilanciare l’economia locale passando per il rinnovo della struttura. Chiariamo fuor di polemica, una decisione va presa, o si chiude o si amplia, mantenere il tutto come ora non ha molto senso. La questione comunque tira, infatti in campo sono scesi personaggi internazionali come Niki Lauda, anche se ad onor del vero, in ambito d’impresa aeronautica l’austriaco non è proprio ai livelli di Richard Benson e la sua Virgin, società che opera perfino nel settore spaziale. Parlando con alcuni piloti, militari e non, le opinioni riguardo la sicurezza della futura pista sono più o meno simili: esistono aeroporti a Katmandu (Nepal) od in Bolivia, quindi tutto è possibile senza creare insicurezza. Lo stesso aeroporto di Innsbruck è situato in un contesto peggiore rispetto a quello bolzanino per una serie di motivi tecnici, facilmente reperibili in rete. Il discorso di Bolzano è legato più che altro dall’impatto economico. Sarebbe molto interessante creare un tavolo di discussione, aperto al pubblico, alla stampa, con l’intervento di favorevoli, contrari, esperti del settore, piloti. Una vera e propria tavola rotonda con presenza di contraddittorio e possibilità di domande da parte di giornalisti e comuni cittadini. Sarebbe un bel passo avanti per tutti, per capire al 100% la questione andando oltre la propaganda e puntando sul confronto diretto tra idee diverse. Sarà possibile strutturare un evento del genere superando le turbolenze (calza a pennello)? Il guanto è lanciato, chi lo raccoglierà?

Giornalista pubblicista, originario di Bolzano si occupa di economia, esteri, politica locale e nazionale