Di Claudio Calabrese
Oggi a Bergamo è morto a cent’anni il cardinale Loris Francesco Capovilla. Li aveva compiuti lo scorso 14 ottobre. Era il vescovo più anziano d’Italia e il quarto del mondo. Il 22 febbraio del 2014 Papa Francesco lo creò cardinale con il titolo presbiterale di Santa Maria in Trastevere. Così divenne il più anziano membro del collegio cardinalizio. Capovilla nacque a Pontelongo, in provincia di Padova, il 14 ottobre 1915. Dopo il periodo presso il Seminario patriarcale di Venezia, fu ordinato presbitero nel 1940 dal cardinale patriarca Adeodato Giovanni Piazza. Dopo la guerra, nel 1945, fu designato predicatore domenicale a Radio Venezia dal cardinale Piazza. Un ministero protratto fino al 1953, anche se già dal 1949 fu direttore del settimanale diocesano La Voce di San Marco, nonché redattore della pagina veneziana dell’Avvenire d’Italia, su nomina del patriarca Carlo Agostini. Fin dal 1950 fu iscritto all’albo dei giornalisti e dal 1953 al 3 giugno 1963 fu segretario particolare di Angelo Giuseppe Roncalli, quando questi appena creato cardinale fu nominato patriarca di Venezia e anche dopo quando questi fu eletto Papa Giovanni XXIII nel 1958. Mantenne l’incarico di segretario particolare di San Giovanni XXIII fino alla morte del pontefice. Nel 1958 Capovilla divenne prelato domestico e in seguito, nel 1960, cameriere segreto partecipante, entrando nello stesso anno a far parte in qualità di canonico del capitolo della basilica di San Pietro in Vaticano. Il successore di Giovanni XXIII, Paolo VI, gli affidò l’incarico di prelato di anticamera, perito conciliare e nel 1967 lo nominò arcivescovo metropolita di Chieti, nonché amministratore perpetuo della diocesi di Vasto. Solo quattro anni dopo, nel 1971 fu nominato prelato nullius di Loreto, delegato pontificio per il santuario lauretano e arcivescovo titolare di Mesembria. Nel 1988 si dimise dagli incarichi pastorali, conservando il titolo di arcivescovo titolare di Mesembria e si trasferì a Sotto il Monte Giovanni XXIIII, in provincia di Bergamo, il paese natale di San Giovanni XXIII. Lì continuò a ricevere visite di pellegrini e fedeli provenienti da ovunque. Il 12 gennaio 2014 l’attuale Papa annunciò la sua elevazione a cardinale. Non entrò nel novero dei cardinali elettori per questioni d’età e nemmeno durante la cerimonia del concistoro potette essere presente per questioni di salute. Ciononostante il cardinale Angelo Sodano, decano del Sacro Collegio, si recò a Sotto il Monte su ordine del Papa per imporre a Capovilla la berretta cardinalizia il primo marzo 2014. Il 14 ottobre dell’anno successivo festeggiò i suoi cento anni con i profughi a Sotto il Monte e oggi si è spento.
La Chiesa perde uno dei più significativi testimoni del Concilio Vaticano II, un uomo di fede che è stato più vicino al Papa del Concilio di tanti altri e che con grande umiltà e umanità seppe testimoniare per una vita intera cosa significhi voler vivere per il prossimo. Un cristiano convinto e un esempio per tanti oggi e anche in futuro.